Questa volta sembrava essere per davvero la volta buona per rimettere insieme tutti gli eredi della Democrazia Cristiana, dopo 25 lunghi anni di divisioni, lacerazioni profonde, scontri e sconfitte, sembrava che tutto stesse andando verso la costruzione di un movimento centrista totalmente alternativo a Renzi a Berlusconi e agli stessi grillini.
Le iniziative promosse la scorsa estate, sia a Napoli che a Roma da parte dell’onorevole Ciriaco De Mita, avevano destato l’attenzione delle Tv, e dei giornali nazionali, e avevano per davvero suscitato una certa attenzione in merito ad una ricomposizione di una area cattolica democratica nel panorama politico del paese, tutto dunque faceva presagire alla imminente nascita di un vero e autentico partito di centro basato sui valori e sui principi del popolarismo sturziano.
E invece nemmeno questa volta si è raggiunta la tanto sperata unità dei cattolici democratici, infatti ai nastri di partenza, delle imminenti elezioni politiche, gli eredi della balena bianca si presenteranno per l’ennesima volta divisi in partiti e schieramenti diversi. Alcuni andranno con il centrosinistra, con la lista della ministra Beatrice Lorenzin Civica e Popolare, come Giuseppe De Mita. Altri invece nel centrodestra, nella lista Noi Per l’Italia di Raffaele Fitto e Lorenzo Cesa. Altri ancora, invece rimarranno nel Pd, come il Ministro della cultura. Dario Franceschini e l’Onorevole Peppe Fioroni. Ancora, in Forza Italia, come Gianfranco Rotondi, Clemente Mastella e Sergio Formigoni, mentre Tabacci di Centro Democratico ha da poche settimane stretto un accordo con i radicali di Emma Bonino.
La diaspora degli ex Dc dunque continua anche questo giro, quando invece sarebbe stato possibile, questa volta si, trovare una intesa per la costruzione di un centro politico di ispirazione cattolica e popolare, un centro che sarebbe stato forte non solo nei consensi ma soprattutto nei valori, un partito con una forte connotazione ideale, solidale e comunitaria. Un partico capace di farsi interprete delle esigenze e dei bisogni di tutta la società italiana, un partito della Nazione e dunque del popolo italiano tutto, di cui il paese ne avrebbe assoluto bisogno, perché la politica ha bisogna di serietà, di responsabilità, di chiarezza, di concretezza, e di verità, che erano per l’appunto le caratteristiche principali della vecchia e mai dimentica Democrazia Cristiana e del pensiero sociale cristiano.