Vegetarianismo. Di cosa si tratta? In che misura fa davvero bene all’uomo.

Con il termine ‘vegetarianismo‘ si usa riferirsi ad un insieme di pratiche alimentari molto diverse tra loro, ma tutte accomunate dall’esclusione di qualsiasi alimento che abbia potuto causare la morte di qualsiasi essere vivente. Esistono i latto-ovo-vegetariani, i latto-vegetariani, i vegetaliani (o veganisti dietetici), i crudisti vegani, ed i fruttariani. Tutti coloro che utilizzano queste pratiche nutrizionali sono definiti come vegetariani, anche se, appunto, vi sono differenze sostanziali all’interno di ogni dieta alimentare seguita.

Per spiegare l’origine del vegetarismo si dovrebbe risalire agli hindù, ai buddhisti, alla Grecia, all’India, all’Iran, ed all’antica Roma. Nella Repubblica di Platone si legge «Ci vorranno poi anche animali, in grande numero […] e con un simile regime di vita non saremo costretti anche a ricorrere ai medici molto più di prima? – Molto di più, certo.» ciò porterebbe ad affermare che, almeno secondo Platone, il vegetarianismo era il corretto stile di vita.

Sono del 1700 i primi medici che sostengono e diffondono la dieta vegetariana, per la salute, la fisionomia e l’anatomia umana. In questo periodo anche Voltaire, in numerose opere, analizza la questione della crudeltà verso gli animali.

Tornando a noi ed elencando prima le ragioni che spingono l’uomo ad iniziare una dieta vegetariana, possiamo rifarci all’etica per la vita animale, a questioni religiose, o semplicemente ad un’attenzione per la propria salute.

Vegetarianismo, perché la salute?

Esiste un’evidente relazione (in continua crescita) tra il consumo di carne, in particolare le carni rosse e quelle conservate, ed il rischio di malattie cardiovascolari, cancro e diabete. D’altronde anche le malattie virali e parassitarie spesso derivano dagli animali.

Effettivamente rispetto ai non-vegetariani, i vegetariani sono risultati meno esposti ed inclini alle patologie più diffuse dei paesi ricchi: alcuni tipi di tumore, ipertensione arteriosa, sovrappeso e obesità, malattie cardiovascolari, etc.

Per questo, e per altri molteplici fattori, le diete vegetariane sono utilizzate con successo nella prevenzione di numerose malattie. E’ stato inoltre ipotizzato che  il vegetarianismo può avere un ruolo decisivo nel determinare una maggiore protezione contro l’insorgere di alcune patologie ed una maggiore durata della vita. Il vegetarianismo sembra avere riscontri positivi anche sull’umore: è stata riscontrata una minore frequenza di emozioni negative, rispetto ai non-vegetariani.

Abbiamo citato Platone, parlato di Voltaire, potremmo accennare a Wagner, Tolstoj, Gandhi, ma il più amato e citato dalla comunità vegetariana sembra essere Leonardo Da Vinci, allora concludiamo con una sua citazione:

«Se realmente sei, come ti descrivi, il re degli animali […] perché non eviti di prenderti i loro figli per soddisfare il tuo palato, per amor del quale ti sei trasformato in una tomba per tutti gli animali? […] Non produce forse la natura cibi semplici in abbondanza che possano sfamarti? E se non riesci ad accontentarti di tali cibi semplici, non puoi preparare infinite pietanze mescolando tra loro tali cibarie?»

Fabiana G.

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