Federico Flugi, in arte Tueff, è il nuovo esponente della musica rap made in Naples. Probabilmente nuovo per coloro che non sono amanti dello stile rap, o non si sono mai affacciati a questo mondo. Federico nasce a Napoli , precisamente nel quartiere che ha visto crescere Enrico Caruso. La sua passione per la musica in particolare per il genere rap, nasce da piccolo, ed è stata coltivata sempre con passione e costellata da grandi successi .Approda in radio, prima a “RadioNuovaVomero” e poi a “RadioSca” con il programma Napoli On Air, condotto insieme al collega DopeOne. Scrive My underground life e Nzieme nel 2011 che raccoglie una buona critica. I suoi brani prendono ispirazione da ciò che lo circonda e che tocca la sua sensibilità ed il suo cuore. Potremmo definirlo un vero e proprio giornalista di strada. Il dialetto napoletano ,peculiarità dei suoi brani, non è stata una scelta casuale, più che dialetto è ormai considerata una vera e propria lingua visto il riconoscimento da parte dell’ UNESCO, che la considera addirittura un vero e proprio patrimonio per l ‘intera umanità per la sua diffusione sull’intero territorio nazionale, importata anche all’ estero, è al secondo posto dopo la nostra lingua ufficiale. Come diceva il grande Massimo Troisi “ Io vivo e sogno in napoletano” il nostro Tueff si ispira proprio a questa grande massima , vivere la lingua identificarsi ed esprimersi con essa, è sicuramente un qualcosa di innato da farlo diventare un vero e proprio connubio al punto da dare originalità alla persona. Una lingua che da voce e colori alla città , alle strade al posto ed identifica il suo popolo. Tueff,nel 2013 incide un disco “scienze Sotteranee” edito da Suoni Dal Sud e FullHeads, e distribuito da Audioglobe , si esibisce in svariati ed importanti eventi musicali nel territorio campano, ricordiamo ad esempio il Premio Musella, l’Ischia Global Music Fest, Rock In Mostra, ed inoltre riesce a dividere il palco con numerosi esponenti del Neapolitan Power come: James Senese, Ciccio Merolla, Rino Zurzolo, Osanna, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, Valerio Jovine e Franco del Prete. Il suo primo disco da solista “My Raplosophy”, edito da Suoni del Sud, distribuito da Audioglobe, esce nel 2015. Per gli amanti del rap anni’90 è il disco più appropriato. Le tematiche dei brani non risparmiano denunce sociali, rigorosamente in lingua napoletana per raccontare scomode verità in maniera molto diretta. Il titolo indica proprio l’esigenza del rapper di dare voce e spazio alla sua personale filosofia di vita. I brani sono 15 caratterizzati da un unico filo conduttore : raccontare la strada , la vita ed il contesto che lo circonda.