Scandone, bel segnale: espugnata Bar in coppa

Ci voleva un segnale e, prontamente, è arrivato. Avellino vince ancora in trasferta in Champions League e conserva la vetta della classifica del gruppo D. 67-76 il finale a favore dei lupi che hanno voluto fortemente questa vittoria per dimenticare in fretta Reggio Emilia e mettere una prima ipoteca sul passaggio del turno.

Avellino parte fortissimo, quasi a voler scrollarsi di dosso le ultime due sconfitte. Con Obasohan in panchina e Randolph in quintetto, c’è tanto Joe Ragland nel  5-15 che il tabellone della Topolica Sports Hall segna dopo appena 3 minuti, in cui il play ex Cantù segna 7 punti e smazza due assist. Si gioca sui ritmi congeniali ai lupi, in una partita quasi “nevrotica” per il modo frenetico in cui ci si sposta da una metà campo all’altra. La Scandone vuole tenere il ritmo alto anche in difesa, con tanta pressione a metà campo e al sesto è ancora in controllo sul 14-23. Il primo giro di cambi, però, è congeniale al Mornar che pesca un Ellis da 7 punti nel quarto che imbarazzo in difesa Fesenko, costringendolo subito in panchina con due falli. Grazie alla produzione del lungo e di Jones, i padroni di casa chiudono il primo quarto sul 21-26, riaccorciando ulteriormente fino al 29-33 del 14imo costringendo Sacripanti al time out. Una tripla pazzesca di Ragland allo scadere dei 24 ridà fiato ai biancoverdi, ma i ritmi frenetici della partita non permettono ai lupi di riprendere in maniera chiara il controllo del match che, all’intervallo, è in equilibrio sul 38-42. Contrariamente ai suoi standard, la Sidigas ha lo stesso numero di tiri da due e da tre (i soli 3 minuti giocati da Fesenko contribuiscono alla cosa), ma preoccupano le palle perse e i pochi liberi tirati (solo 3), mentre Mornar ha 33 punti soltanto da 2 giocatori (Jones 18 ed Ellis 15).

All’uscita dagli spogliatoi Sacripanti lancia in quintetto Fesenko e l’ucraino lo ripaga con un impatto devastante sulla partita, sia in prima persona (7 punti e 5 rimbalzi nel periodo), sia per i suoi compagni che approfittano delle attenzioni che i padroni di casa hanno per lui. In un amen i biancoverdi volano sul +12 (43-55) con un attacco finalmente equilibrato. Il terzo fallo di Fesenko fa perdere un minimo di inerzia ai lupi e il solito Jones (28 per lui alla fine) tiene in partita i suoi dopo 30 minuti (51-59). Sacripanti apre l’ultima frazione con insieme Green, Ragland ed Obasohan con la chiara idea di attaccare l’area: 5 in fila di Ragland riallargano la forbice (53-67), mentre il solito Jones tiene in linea di galleggiamento il Mornar, portandolo fino al -7. Ci pensano Ragland in attacco (22 con 7 assist e 8 rimbalzi) e Cusin in difesa a mandare i titoli di coda.

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