Un binomio perfetto: “ Vino e Storia ” sono stati il filo conduttore della visita guidata presso i tenimenti agricoli dell’azienda Di Meo. Un viaggio nella storia, alla riscoperta dei luoghi frequentati dall’irpino “Michele Capozzi” in una delle tenute più prestigiose di Salza Irpina.
Il Fiano D.O.C.G., è una delle viticolture della provincia avellinese più note in Campania, a insistere su questa coltura, è stato proprio l’enologo Roberto Di Meo che insieme alla sua famiglia, da anni produce il raffinatissimo Bianco.
Nella splendida location irpina, questa mattina una trentina di visitatori tra cultori, storici e appassionati del wine, nell’occasione della celebrazione dei 100 anni dalla morte di Michele Capozzi, sono stati accolti nella tenuta Di Meo per un tuor tra i vigneti e le cantine. Vino e memoria storica, hanno coronato questo caldo sabato autunnale, manca poco alla vendemmia, ma tutto sembra già pronto: grappoli d’ uva e foglie rosso porpora, lustrano i verdi e ingialliti campi.
La visita è stata poi accompagnata da una verticale di Fiano e una degustazione di prodotti tipici irpni. Bicchieri di Bianchi bandivano i tavoli, sono stati serviti i 2016, 2014, 2012 e infine un ottimo 2009, dal profumo fruttato e dal colore paglierino, un raffinatissimo pregiato vino secco e corposo dal sapore intenso.
Alla degustazione tra i vari cultori, hanno partecipato il sindaco di Salza Irpina, Gerardo Iandolo e la professoressa Concetta Iandolo autrice del libro su Michele Capozzi a cui si è ispirata “la memoria” della celebrazione del suo centenario dalla morte.
“Michele Capozzi ha amato la sua terra, un trasformista e politico nato a Salza Irpina, tutto qui racconta la sua storia – ha raccontato l’autrice Iandolo e aggiunge – “ ho scritto questo libro per fare memoria di un mio concittadino, ho impiegato più di vent’anni raccogliendo diverse testimonianze indirette e fonti giornalistiche presso l’archivio di Stato. Oggi celebrarlo è un punto di partenza per fare memoria” conclude Iandolo.