Ultime news pensioni – Potrebbe slittare di qualche settimana, forse di più, la tanto discussa Ape volontaria, ossia l’anticipo pensionistico, sotto forma di prestito finanziario previsto per il 1 maggio 2017. Il problema non sarebbe burocratico ma tecnico, ci sarebbero infatti dei ritardi alla piattaforma informatica che dovrà gestire le domande inviate dai lavoratori con le banche e con l’Inps.
Sarà possibile richiedere una percentuale compresa tra il 75 ed il 90%, in relazione alla durata dell’anticipo, mentre l’importo minimo dovrà essere di almeno 150 euro.
L’Ape è un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilità, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto. È riconosciuta in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 (articolo 1, comma 166 e seguenti, legge di Bilancio 2017). L’APE volontaria (Anticipo finanziario a garanzia pensionistica) può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.
In parole più semplici, non si tratta di andare in pensione prima ma di ottenere un reddito ponte da 63 anni fino alla maturazione del requisito anagrafico per l’assegno previdenziale di vecchiaia. L’anticipo sarà restituito in rate mensili per 20 anni, a partire dalla decorrenza della pensione vera e propria.
La nuova Ape – I nuovi cambiamenti prevedono un limite minimo mensile di 150 euro, così come quello massimo articolato in quattro fasce. Il 75 per cento della pensione netta se l’anticipo sarà di non meno di 36 mesi. L’80 per cento per un periodo compreso da 24 a meno di 36 mesi, l’85 per cento per un periodo compreso da 12 a meno di 24 mesi, il 90 per cento per meno di 12 mesi. Si abbassa inoltre dal 29 al 30 per cento il costo del premio assicurativo che servirà a rimborsare il prestito nel caso di premorienza dell’interessato.
Domanda APE
REQUISITI
Per accedere al prestito è necessario, al momento della richiesta:
- avere almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi;
- maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi;
- avere un importo della futura pensione mensile, al netto della rata di ammortamento per il rimborso del prestito richiesto, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO);
- non essere titolare di pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità.
Non è necessario cessare l’attività lavorativa.
COME FARE DOMANDA
Per ottenere l’APE l’interessato, o gli intermediari autorizzati, devono presentare all’INPS domanda di certificazione del diritto e domanda di pensione di vecchiaia, da liquidare al raggiungimento dei requisiti di legge.
Il servizio online per l’inoltro della domanda verrà rilasciato a seguito del decreto attuativo.