PD provinciale ad Avellino, intervista al segretario Carmine De Blasio

Politica – Intervista a Carmine De Blasio : dalle politiche del governo Renzi ,alla Regione Campania con il nuovo corso De Luca, all’amministrazione Foti, fino ad arrivare alla vicende del Pd provinciale, di questo e altro abbiamo discusso con il segretario del Partito Democratico irpino Carmine De Blasio.

Qual’è segretario De Blasio la sua impressione rispetto alle politiche per il mezzogiorno del governo Renzi?

Negli ultimi mesi il tema del mezzogiorno sempre esser ritornato un tema centrale nell’agenda del Governo, una vera discussione sempre che si stia aprendo tra governo e regioni del sud per puntualizzare meglio le priorità su cui intervenire. Un primo segnale arriva proprio con la finanziaria che ha previsto numerosi fondi per l’emergenza rifiuti.” risponde De Blasio.

Secondo lei l’Irpinia avrà un peso decisivo in Regione Campania, può ritornare protagonista?

I presupposti ci sono tutti. All’indomani delle elezioni regionali abbiamo tutti riscontrato nei fatti un concreto interessamento e una vicinanza del Governo Regionale al nostro territorio. Infatti molte delle questioni che abbiamo posto a Napoli hanno trovato ascolto e accoglienza, dalla Lioni Grottaminirda, dai temi ambientali del no al petrolio,alla vicenda della forestazione che proprio dall’irpinia ha ricevuto una spinta enorme. Insomma quando ci concentriamo sui problemi non è difficile essere protagonisti.”

La sua opinione rispetto alla azione amministrativa del Sindaco Foti? In città si sussurra che la prossima primavera si tornerà al voto. Quanto sono vere queste voci?

Indubbiamente un cammino difficile quello di Foti perché si è trovato a fronteggiare problemi seri sul piano amministrativo e complicazione sul piano politico spesso volute e indotte per recessivo protagonismo e personalismo. Ora non è piu’ il tempo di sottrarsi alle proprie responsabilità da parte di nessuno piu’ , chi ha il dovere di dare il proprio contributo si rende utile alla città

Ci racconti la verità su come sono andate le cose nell’ultima assemblea del Partito Democratico, la quale è andata deserta per mancanza del numero legale.

“Al di là delle parole inventare per nascondere il fallimento della “operazione canaglia”. Il 31 ottobre era stato annunciato come giorno di resa dei conti, di decapitazione del segretario. I fatti , non le versioni di parte ,dicono che tutto ciò non è avvenuto. Ora anche la responsabilità anche su questo piano dovrebbe suggerire a chi occupa ruoli istituzionali di non insistere a forzare la mano, ad esasperare il clima.

Teme che ci possa essere una richiesta di sfiducia nei suoi confronti? 
Non si sta parlando d’altro da settimane, mentre noi ci preoccupiamo di richiamare l’attenzione sulle questioni irpine , ad esempio: elital, forestali,asm. Dal primo momento ho chiesto a coloro che con me hanno concordato ogni scelta, D’Amelio e Famiglietti, i quali hanno tratto notevole beneficio dalla mia segreteria, di spiegare perché avrei dovuto fare un passo indietro, ovvero di spiegare quale colpa sia riconducibile alle mie personali scelte. Queste spiegazioni da parte di queste esponenti del partito non sono arrivate e temo che non arriveranno semplicemente perché non esistono.”
Conclude De Blasio

A cura di Marco Grossi

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