PD, domenica assemblea provinciale

Avellino – La tanto attesa assemblea provinciale del Partito Democratico Irpino è stata convocata per domenica 29 novembre alle ore 9 e 30 presso l’Hotel Bel Sito di Manocalzati (AV). In via ufficiale due sono i punti all’ordine del giorno della riunione : linea politica e organizzativa- discussione, e adempimenti commissioni garanzia provinciale – comunicazioni. Ma in realtà questa assemblea potrebbe essere ricordata come la fine della attuale dirigenza Pd, non solo l’attuale segretario Carmine De Blasio è a rischio sfiducia, ma anche l’ex Senatore dem Enzo De Luca, il quale dopo aver perso la sfida alle regionali con Rosetta D’Amelio rischia di perdere anche la gestione del partito sia in città che nella provincia di Avellino, con tutte le ripercussioni politiche che ci potrebbero essere. Di certo negli ultimi giorni si tenterà una ultima mediazione per evitare il peggio, ma ad oggi sembra difficile che il partito si ricompatti intorno al suo segretario.
Le altre anime del partito sembrano intenzionate a chiedere la sfiducia di De Blasio, pare che sia pronta una mozione di sfiducia con ben 52 firmatari, ma ad oggi questa notizia non ha trovato conferme certe negli ambienti del Pd provinciale irpino. Anche se le componenti di Gianluca Festa, di Rosetta D’Amelio, di Francesco Todisco e di Luigi Famiglietti, nelle ultime settimane su stampa e tv locali hanno a piu’ riprese sostenuto come il cammino della segreteria De Blasio è praticamente giunto al termine e che occorre aprire una fase nuova e di vero rinnovamento a via Tagliamento, dando avvio alla fase del tesseramento e poi a quella congressuale. Vedremo cosa poi effettivamente accadrà in assemblea, e se queste componenti riusciranno nel loro intento. Intanto le dispute sul partito stanno producendo effetti molti negativi a palazzo di città, dove il Sindaco Paolo Foti è in forte difficoltà sul piano amministrativo e politico, non si esclude al Comune di Avellino un nuovo rimpasto per accontentare tutte le anime del partito cittadino.
E intanto mentre il Pd litiga e mentre il Sindaco della città capoluogo si appresta a varare la nuova giunta, sale il malcontenti degli Avellinesi costretti a vivere in una città oramai spenta, piena di cantieri aperti che non si sa quando chiuderanno. Insomma mentre il PD discute, Avellino muore lentamente.