«Abbiamo costruito una squadra che è espressione della massima unità possibile in questo momento nel partito, con nomi molto rappresentativi». Ad affermarlo il commissario provinciale del Pd, Aldo Cennamo, durante la presentazione ufficiale della lista.
«Mi sarei aspettato – ha proseguito il reggente di via Tagliamento – che, avviata la campagna elettorale, le tensioni si diradassero, ma purtroppo non è così. Proseguono gli attacchi ed anche qualche velata minaccia. Ma non ci faremo impressionare. Noi andiamo avanti, cercando di puntare l’attenzione su proposte e contenuti».
Cennamo, quindi, ha sottolineato le criticità da affrontare: «La politica deve volare alto ed affrontare i problemi del territorio. L’emergenza Coronavirus, gestita con determinazione dal governatore De Luca, ha sicuramente inciso negativamente sulla condizione economica e sociale delle comunità locali. Una difficoltà in più, che si è andata ad aggiungere alle fragilità strutturali già esistenti. C’è bisogno perciò di interventi che siano in grado di invertire la rotta. Spopolamento e desertificazione sono le due questioni su cui dare risposte».
Il Pd è pronto ad avanzare proposte per lo sviluppo dell’Irpinia, sulle quali confrontarsi con le altre forze politiche e sociali. La prima è nel segno dell’innovazione e della ricerca: costituire un distretto biomedicale, mettendo in rete le eccellenze del territorio, per attirare investimenti pubblici e privati e creare nuova occupazione. Un’idea progettuale, elaborata insieme al medico Rino De Stefano, che dovrebbe coinvolgere l’Istituto di Scienze alimentari del Cnr di Avellino, il Crom, il centro oncologico di Mercogliano e la Biogem di Ariano. Ma anche l’azienda ospedaliera “Moscati”, cliniche private, aziende del settore farmaceutico. Un vero e proprio polo biomedicale, insomma, per aprire nuove prospettive in un settore in continua evoluzione.
«Occorre un nuovo modello di sviluppo – ha sottolineato la presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, capolista del Pd – che superi le storture del passato e sappia valorizzare le risorse locali. In questa fase, più che mai, va dato spazio alla competenza. Dobbiamo coniugare la difesa dello straordinario patrimonio naturalistico ed ambientale della provincia di Avellino, con le tecnologie avanzate, puntando sulla vivibilità. Soltanto così sarà possibile creare opportunità per rivitalizzare i nostri centri».
Sulla stessa linea anche il consigliere regionale, Maurizio Petracca: «In Regione è stato compiuto un lavoro notevole, per finanziare l’agricoltura e le nuove imprese del settore primario. E’ su questo campo che l’Irpinia può lanciare una sfida per il futuro. Va però compiuto uno sforzo da parte degli enti locali in direzione di una programmazione condivisa. La nostra mission a Palazzo Santa Lucia, invece, dovrà essere la sburocratizzazione delle procedure».
La presidente del consiglio comunale di Grottaminarda, Anna Meninno, anche lei candidata nel Pd, ha evidenziato le potenzialità, ancora inespresse, dell’Irpinia e le priorità della politica: «Il territorio con il maggiore incastellamento non è la Scozia, né l’Irlanda o la Normandia, ma l’Irpinia. Un grande attrattore turistico che con gli opportuni interventi può essere promosso e reso adeguatamente fruibile, anche attraverso un’anagrafe museale. Ma fondamentale è l’investimento sulla cultura e sulla scuola. Gli istituti scolastici, soprattutto oggi, per tanti piccoli paesi, sono presìdi contro il disagio giovanile».
Il presidente dell’Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, dal canto suo, ha parlato dello stretto legame che molte imprese locali, di tutte le dimensioni, hanno con il territorio e le sue specificità: «C’è una grande partita da giocare nel comparto dell’agroalimentare, dove possiamo annoverare realtà di primo piano. Ma è necessario dare anche risposte ai cittadini, garantendo servizi più efficienti».