Il lavoro fatto da Matteo Renzi e dalla sua squadra di governo non deve essere cancellato solo perchè si è stati sconfitti dal Referendum Costituzionale. Esordisce con queste parole il neo Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alla conferenza stampa di fine anno.
Un discorso incentrato sullo stesso filo conduttore del governo precedente, stesse logiche, stesso percorso, pochi cambiamenti. Intanto il Consiglio dei ministri ha varato il dl Milleproroghe e nominato i sottosegretari confermando sostanzialmente le caselle del precedente esecutivo.
RIFORME CONCRETE- ” Il paese cresce quando si ha un piano di riforme efficace e concreto, bisogna ricucire lo strappo sociale e le lacerazioni che vive l’Italia. Bisogna puntare su poche parole chiavi per il prossimo anno, Lavoro, Giovani e Mezzogiorno”
STESSA SQUADRA – ” La squadra è rimasta praticamente la stessa per un motivo molto semplice, il Governo Renzi non è caduto per una errata gestione, ma c’è stato un passo indietro dell’ex premier dovuti ad una parola data in precedenza. Ma in sostanza non avrebbe avuto senso stravolgere”
CASO BOSCHI – Gentiloni difende la presenza nel suo di Maria Elena Boschi, la madrina delle riforme bocciate dal referendum. Nessun imbarazzo, perché “la proposta di riforma costituzionale è del governo e non di questo o quel ministro”. E comunque “Boschi è una risorsa molto utile e di grande qualità e, che si creda o no, le ho chiesto io di ricoprire il ruolo di sottosegretario”.
LEGGE ELETTORALE – ” Come governo daremo un forte contributo sulla delicata questione della Legge Elettorale, sicuramente faciliteremo il confronto tra i diversi gruppi Parlamentari. Come maggioranza non abbiamo una proposta unitaria e per tali ragioni non avanzeremo una nostra linea”
GOVERNO E CONGRESSO PD – “Farò in modo di scindere le due cose. Le questioni interne al PD, come il congresso non influenzeranno le dinamiche del Governo. Chiaramente sono consapevole che ci saranno dei riflessi, ma sono anche convinto di riuscirli a gestire per il bene del Paese”
VOUCHER NON SONO VIRUS – la questione dei voucher è sfuggita di mano, non sono un virus che semina lavoro nero o schiavitù, vanno chiaramente fatte delle correzioni e soprattutto portare alla luce gli abusi. Grazie anche alla tracciabilità degli stessi presto sarà più facile controllare tutto e per il meglio”
NIENTE TAGLI IRPEF – Il presidente del consiglio si tiene lontano dalle promesse di tagli delle tasse: “Non sono in grado di fare un discorso serio su una riduzione dell’Irpef. Certamente il governo precedente ha fatto forti riduzioni fiscali e questa misura sarebbe un giusto coronamento delle cose fatte ma ora, dopo 15 giorni dall’insediamento, dobbiamo verificare le condizioni e non possiamo dire cose impegnative che poi rischiamo di non poter mantenere”.
MPS, TERREMO IL PUNTO CON BCE – “Abbiamo messo in sicurezza il risparmio con il decreto salva risparmio, la cui attuazione sarà lunga e complicata, non ce lo nascondiamo. Pero’ una decisione è stata presa e sarà strategica” dice Gentiloni. “Non sono abituatissimo e un po’ mi ha colpito avere notizie così ‘ex abrupto’ il giorno di Natale, ma terremo il punto”. aggiunge rispondendo a una domanda sui giudizi della Bce su Mps.
“DISPONIBILE A INCONTRARE RAGGI PER INTERESSE DELLA CITTÀ”
“Io sono disponibilissimo sia a incontrare Virginia Raggi che a lavorare nell’interesse della Capitale. Lo dice il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa di fine anno. “La disponibilità- aggiunge- non è solo un dovere istituzionale ma è legata anche a un fatto molto concreto: ossia il governo deve avere cura della Capitale d’Italia che è il biglietto da visita per mille punti di vista. Sono stato molto felice alcuni giorni fa, ad esdempio, di inaugurare il nuovo terminal a Fiumicino. Mi auguro che ci siano progetti ambiziosi” a Roma “all’atezza della sua vocazione” di Capitale.
“POLETTI HA SBAGLIATO MA SI È SCUSATO, ORA BASTA”
“Un po’ più di cautela sarebbe stata provvidenziale”, dice il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno riferendosi alle dichiarazioni del ministro del Lavoro Gouliano Poletti sui giovani che lasciano l’Italia. “Se un politico dice una cosa offensiva e dopo qualche ora chiede scusa non penso debba essere oggetto di una campagna per mesi- prosegue Gentiloni- Non stiamo parlando di ladri e delinquenti ma di una persona perbene che ha detto una cosa che non doveva dire e si è scusato. Certamente questa cosa lascia un segno ma finisce così perchè se ben più gravi abbiamo visto e sentito in questi anni”.