Le nuove Google Car ancora più intelligenti, parleranno con i pedoni

Google: le auto a guida autonoma parleranno ai pedoni

Google è ormai lanciata verso il futuro, rendere la tecnologia pienamente al servizio dell’essere umano è un concetto che solo fino a 10 anni fa sembrava pura fantascienza, oggi, grazie ai colossi informatici americani sta diventando semplice abitudine quotidiana. Dagli smartphone ai Tablet, passando per gli smartwatch il progresso tecnologico ha avuto una crescita impressionante, ora è il momento delle driverless car, ovvero le auto che si guidano da sole. In particolare parliamo delle Google Car, le auto che si guidano da sole. Solo quale mese fa, nel periodo di halloween, il colosso di Mountain View aveva dimostrato come le sue Google Car, avessero raggiunto un grado di “intelligenza” straordinario, riuscendo infatti a riconoscere i bambini anche se mascherati e dunque agire di conseguenza. Oggi arriva l’ennesima novità, infatti il colosso americano di recente ha depositato un brevetto specifico riguardante un complesso sistema di comunicazione tra le Google car e l’ambiente che le circonda, in modo particolare tra i pedoni ed i conducenti di altri veicoli. Un modo efficace per avvertire l’ambiente circostante di eventuali aree incidentate o difficoltà nella circolazione stradale.

La comunicazione avverrà in varie forme: messaggi su display, dalla scritta “attraversamento sicuro” al classico segnale di stop, ci saranno messaggi diffusi da altoparlanti (utili per ipovedenti) e anche con un braccio robotico che comunica a gesti. Ad esempio l’auto potrebbe mostrare un messaggio rassicurante per i pedoni quando sta per riprendere inserirsi nuovamente nel traffico, come accade con il semaforo, o magari segnalare un incidente in vicinanza e dunque rallentare il traffico.

Oltre alle classiche frecce,clacson, luci di posizioni dei veicoli tradizionali, le Google Car avranno altri sistemi per comunicare in modo rapido con l’ambiente che le circonda,  “i veicoli autonomi mancano della capacità di comunicare ciò che l’auto sta per compiere, magari una manovra particolare”. “Fermare la macchina senza fornire ulteriori e chiari segnali potrebbe non essere abbastanza rassicurante per i pedoni che devono attraversare la strada”.

Google sta investendo ed investirà molte risorse sia economiche che energetiche nel campo delle driverless car, tanto che l’azienda ha assunto Robert Rose, ex  ingegnere capo del team “Autopilot” di Tesla mentre da novembre risulta ingegnere software di Google Robotics. Un nuovo ruolo chiave nella squadra della Google Car, che con questo nuovo brevetto prova a rendere più efficienti e sicure le sue auto senza pilota.

Auto autonome: ibride e di lusso in futuro?

Senza dubbio le auto che si guidano da sole rappresentano un passo enorme verso il futuro, un progetto ormai intrapreso da diversi colossi americani, ci sta provando la Apple, Samsung,Tesla, tutti con ottimi risultati. Tuttavia, uno dei limiti che sicuramente dovrà essere superato, riguarda la tipologia di veicolo utilizzato, per quanto funzionale non sarà il massimo vedere una strada cittadina con centinaia di macchine tutte uguali. Dunque è importante cercare di riprodurre lo stesso sistema anche su auto più eleganti, magari una ferrari, una lexus, una mercedes. Altro fattore importante e da non sottovalutare, la possibilità di creare autovetture Hybrid (ibride), capaci in ogni momento di lasciare la guida al conducente per magari percorrere lunghi viaggi, o particolarmente difficoltosi.

Google driverless car è un progetto di Google nato alcuni anni che si pone come obbiettivo la visione futura di auto che si guidano da sole. Il progetto è stato affidato a  Sebastian Thrun, direttore del Laboratorio di Intelligenza Artificiale Stanford e padre di Google Street View.

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