Mediaworld, il famoso colosso tecnologico, ha deciso di attuare un tariffario per le persone che hanno bisogno di aiuti tecnologici.La catena leader in Italia per i prodotti di elettronica ha infatti introdotto un prezzario sui servizi, chiamato MediaWorld Service, per ogni singolo aiuto ai propri clienti nelle operazioni standard per attivare smartphone, tablet o altri dispositivi. Si va dalla “prima accensione” a 4,99 euro al “download delle app” (3,99 euro cadauna) a operazioni più complesse come la “configurazione dell’account” (19,99) o il trasferimento della rubrica (9,99). Operazioni semplici per i giovani, relativamente per i meno giovani. Un decione molto discussa, principalmente sui social, dove Selvaggia Lucarelli, con una foto postata su Twitter e Facebook ha lanciato la rivolta dei fan. “Sono cose che di solito le mamme chiedono ai figli”, spiega Lucarelli al Corriere. “Dunque è ovvio che Mediaworld si rivolge a persone anziane che sono sole. Non voglio demonizzare Mediaworld per questo, sia chiaro. Però un’azienda seria che rileva una domanda da parte dei clienti agisce in modo diverso, fornisce un servizio serio. Il tariffario messo così sembra una cosa da sanguisughe. Anche a me tanta gente scrive e chiede favori o consigli. Se non ho tempo non rispondo, non chiedo 3,99 euro. Sono una persona seria”.
E ancora: “A MediaWorld hanno deciso di fare cassa coi vecchietti. Io ora se mia mamma mi chiede di installarle whatsapp le chiedo 10 euro”.
Prontamente è arrivata anche la risposta del colosso tecnologico: “Ognuno è libero di esprimere la propria opinione”, afferma, sempre al Corriere, Marco Orlandi. “Ma è importante spiegare che questo servizio è attivo per il momento solo in una decina di nostri negozi in giro per l’Italia, è un qualcosa in cui crediamo ma che ancora non ha avuto una comunicazione ufficiale. Il nostro è un concetto di info-educazione che riteniamo doveroso offrire ai nostri clienti, dato che siamo un retailer a tutto tondo. E dobbiamo dunque non solo vendere i prodotti, ma aiutare il cliente nei passaggi successivi all’acquisto per imparare a usare quello che hanno comprato. Si tratta di servizi moderni, che rientrano nell’idea dei nuovi spazi che ci mettono in contatto diretto con il consumatore che stiamo allestendo man mano nei nostri punti vendita”.