La Politica perde la fiducia degli Italiani, cresce l’ipotesi astensionismo di massa

Politica

Le elezioni politiche si avvicinano, ma le forze politiche non vivono certo un bel momento, in tutti gli schieramenti si registrano divisioni, abbandoni eccellenti e tensioni ogni santo giorno. Ma procediamo con ordine partendo dalle vicende del costituendo centrosinistra.

Nell’ultima settimana il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha annunciato la nascita di una lista di sinistra totalmente alternativa al Pd. Giuliano Pisapia ha deciso di abbandonare il suo progetto di costruzione di un centrosinistra largo e plurale, mentre Angelino Alfano ha annunciato dal salotto di Bruno Vespa la sua intenzione di non candidarsi alle prossime elezioni.

Queste decisioni hanno di fatto isolato il Partito Democratico rispetto alle possibili alleanze fanno naufragare i tentativi, fatti da Piero Fassino in queste settimane, di costruzione di una coalizione attorno al Pd di Matteo Renzi.

Il centrodestra invece sembra per ora compatto, l’asse BerlusconiMeloniSalvini sembra reggere nonostante le vedute diverse dei tre leader in materie come l’Europa, il fenomeno dei migranti e la politica economica del paese. Tuttavia almeno per ora Berlusconi sembra tenere a freno le ambizioni degli alleati, anche perché, secondo quando ci dicono i sondaggi la vittoria sembrerebbe davvero ad un passo, e questa prospettiva mantiene buoni gli “spiriti bollenti” che pure sono state evidenziate.

Gli stessi Cinque Stelle hanno dovuto digerire la mancata candidatura di Alessandro Di Battista, volto e figura di punta del movimento, e poi ci sono i diversi Comuni, tra cui Roma, dove i risultati, almeno per ora, non hanno rispettato pienamente le aspettative. Certo, i sondaggi danno i grillini come il primo partito in Italia, ma la campagna elettorale è ancora lunga e tutto può ancora accadere.

In conclusione possiamo affermare, senza paura di essere smentiti, come i vari schieramenti in campo arrancano e non poco, non solo nel trovare una sintesi politica, ma nel produrre idee e nell’elaborare soluzioni concrete per il paese, è forse, è anche per questo che il primo partito in Italia si chiama ASTENSIONE, infatti ad oggi il 35 % degli italiani non si recherebbe alle urne, e questo dato dovrebbe far riflettere seriamente a tutti i leader politici.