La grottesca vicenda Juventus Napoli, rispecchia a tutti gli effetti l’andamento di una nazione che, quando si tratta di prendere decisioni comuni e assumersi le dovute responsabilità, lascia sempre libero arbitrio agli altri, concatenando una serie di eventi grossolani che generano spesso solo altra confusione. Il Napoli Calcio ieri sera non si è presentato all’ Allianz Stadium per disputare l’attesissimo posticipo della terza giornata del campionato di Serie A 20/21 contro Ronaldo e compagni. Dai comunicati pubblicati già venerdì sera era emerso il motivo della mancata partenza della squadra di mister Gattuso alla volta di Torino. L’ASL Napoli 1, a seguito di una richiesta informativa da parte dei partenopei, avrebbe sconsigliato la società di Aurelio De Laurentis di spostarsi dalla Campania allo scopo di prevenire una potenziale diffusione del virus Covid-19, visti i tamponi positivi dei calciatori Zielinski ed Elmas.
Tutto nasce la domenica precedente, quando il Napoli incontra il Genoa nella seconda giornata di campionato. Due giorni dopo la sfida vinta da Insigne e compagni per 6-0, tredici calciatori rossoblu e altri membri dello staff risultano positivi ai tamponi, sono stati contagiati dal Coronavirus. Il Genoa da protocollo federale avendo in essere un serio focolaio da covid-19 e non potendo schierare un minimo di 13 calciatori come da regolamento, non può giocare la partita contro il Torino, che viene sensatamente posticipata a data da destinarsi.
JUVENTUS NAPOLI, PERCHE’ LA SALERNITANA HA GIOCATO SABATO PUR AVENDO UN CASO DI COVID-19 TRA I PROPRI TESSERATI?
Il Napoli invece, sempre attenendosi al regolamento sottoscritto con la Lega Calcio e gli organi Sanitari Nazionali, avendo solo 2 calciatori positivi può e deve a tutti gli effetti disputare la gara contro la Juventus. Solo pochi giorni prima un’altra squadra Campana, la Salernitana, pur avendo riscontrato un solo caso positivo di Covid-19 all’interno della squadra è partita per Verona ed ha disputato regolarmente la gara di Serie B contro il Chievo. Stesso discorso per il Milan, che, avendo due calciatori positivi, uno dei quali la stella Ibrahimovic, non solo ha disputato due gare in campionato, ma anche due di Europa League.
Juventus Napoli, l’Asl avrà ora il diritto di decidere le sorti del campionato italiano di Calcio o degli altri sport?
La Lega Calcio, appresa la notizia dell’assenza del Napoli, inizialmente non ha emesso alcuna comunicazione, lasciando in programma la gara dell’Allianz Stadium, dove la Juventus, dopo il riconoscimento effettuato dall’arbitro Daniele Valeri, è regolarmente scesa in campo, rispettando pedissequamente i protocolli ed il programma della Lega Calcio. Ed è proprio il Protocollo che con ogni probabilità punirà il Napoli con la sconfitta 3-0 a tavolino e la certa penalizzazione di 1 punto in classifica. Il protocollo firmato dalle società, dalla Lega e dal Governo prevede il rinvio di una o più gare di campionato qualora la società sottoposta a tampone risultasse con un minimo di 10 tesserati affetti da Covid-19. Condizione che fortunatamente, al momento, non era presente nella società Partenopea.
Ai microfoni di Sky il Presidente bianconero Andrea Agnelli ha spiegato il comportamento della società piemontese, anche perché, seppur totalmente incolpevole, sui Social era iniziata una crociata proprio contro la Juventus: “Noi come Juventus abbiamo rispettato il protocollo firmato ad inizio stagione, come ho spiegato anche telefonicamente al Presidente De Laurentiis. La Lega Calcio non ci ha comunicato alcun rinvio e la Juventus era tenuta a presentarsi regolarmente in campo. Chiaro che avremmo voluto giocare la partita, quello che succederà ora non è di mia competenza.”
Il ministro Spadafora ha più volte ribadito che alle Autorità sanitarie locali è demandata la chiara responsabilità ed una azione di vigilanza, non sbilanciandosi di fatto in una posizione chiara in merito alla questione Juventus Napoli. Il Ministro della Salute Speranza non sembra tanto interessato alle vicende calcistiche. Tirando le somme, è giusto che il Napoli venga così pesantemente penalizzato colpevole solo di aver rispettato le imposizioni di un ente sanitario pubblico? Premesso che la salute pubblica debba sempre essere la priorità, come bisognerà comportarsi in futuro. Chi avrà le competenze decisionali? Il Governo, le Asl o la Lega Calcio? Quello che è certo è che il presidente De Laurentiis non starà a guardare, subendo inerme le conseguenze. Il focoso presidente del Napoli ha già minacciato azioni legali.