Il rosmarino sin dai tempi antichi è stato sempre utilizzato come medicinale grazie alle sue proprietà lenitive,mentre nel periodo elisabettiano, venne addirittura soprannominato “erba del ricordo” per la persistenza del suo profumo,ma lo sapeva anche Shakespeare, il quale nel suo Amleto fa dichiarare ad Ofelia: “Ecco del rosmarino, è per la rimembranza. Ti prego, amore, ricorda”. La conferma scientifica arriva dallo studio di alcuni ricercatori britannici, condotta dalla Northumbria University, in Inghilterra, presentata alla conferenza annuale della British Psychological Society. Il rosmarino rafforza e migliora la memoria a lungo termine, a differenza della camomilla che fa calare il livello di attenzione e coincilia il sonno, per scongiurare amnesie, vuoti di memoria ed avere una memoria di ferro, bisogna affidarsi al rosmarino. Tutto ciò pare sia favorito dalla presenza nel rosmarino di un composto importante :l’eucaliptolo che grazie alle sue proprietà potenzia la memoria, specie quella degli anziani che spesso soffrono di vuoti di memoria. Mark Moss, capo del dipartimento di Psicologia presso la Northumbria University, afferma:“Penso che la saggezza ricevuta nel corso dei secoli si basa su osservazioni naturalistiche dei comportamenti. Un tempo c’erano erboristi in ogni paese che distribuivano lavanda per dormire e camomilla per calmare, e i loro effetti sono stati documentati nel corso dei secoli e millenni; quindi immagino che già in passato la gente fosse a conoscenza del fatto che il rosmarino sia un toccasana per la memoria. La mia ipotesi è che, quando si inala il rosmarino, i suoi composti sono assorbiti nel sangue attraverso i polmoni e poi vengono inviati al cervello. Studi svolti in passato sul tessuto cerebrale hanno dimostrato che il rosmarino stimola l’attività cerebrale e migliora la memoria”.In cosa è consistito lo studio?.Sono state selezionate circa 150 persone over 65, sono stati formati 3 gruppi e condotti in stanze differenti. Il primo gruppo è stato condotto nella stanza in cui era stato diffuso profumo di rosmarino, il secondo gruppo in una stanza in cui era presente l’essenza della lavanda e l’ultimo gruppo in un locale privo di stimoli olfattivi. In seguito a tutti e tre i gruppi sono stati somministrati dei test di memoria ed il risultato ha dimostrato che gli anziani il cui olfatto è stato stimolato dal rosmarino, hanno ottenuto il miglior punteggio ai test, rispetto agli altri partecipanti. Lo studio ha confermato dunque che il rosmarino migliora la memoria prospettica.
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