Il PD, le primarie, gli scontri interni e la bussola da ritrovare al più presto.

A pochi mesi dalle celebrazioni delle primarie del Partito Democratico, viene da chiedersi : Ma il Pd è ancora un partito di centrosinistra? E ancora, il Pd rappresenta e tutela le fasce più deboli della società italiana? Sono tutte domande legittime, che i molti milioni di ex elettori del centrosinistra si pongono in questa fase molto delicata per la cultura progressista del nostro paese.

Fino ad oggi solo Walter Veltroni ( e solo in parte Dario Franceschini) ha esplicitamente detto, all’indomani della sconfitta elettorale, come il Pd fosse stato lontano dai luoghi dove c’era disagio, povertà e rabbia. Ma ancora oggi , nonostante le diverse proposte di candidatura, i candidati alle primarie e a guidare il Pd non hanno proferito una sola parola e proposta che parli a quei mondi e dunque ai quei ceti sociali completamente abbandonati dalle politiche renziane.

Ceti sociali che ancora oggi si domandano cosa il Pd intenda fare per risolvere i problemi della disoccupazione, dei giovani senza futuro, delle famiglie che non arrivano a metà mese.
Di queste tematiche, un vero partito riformista e progressista dovrebbe parlarne sempre , specie in fase congressuale , perché il vero di rilancio della sinistra in Italia, non dipenderà solo dagli schemi di coalizione che si metteranno in campo ( coalizione aperta alle forze centriste ovvero a quelle forze collocate a sinistra del Pd), ma sopratutto da i contenuti veri e concreti che il maggior partito di sinistra in Italia saprà elaborare, non solo in vista delle primarie ma anche in occasione delle imminenti elezioni Europee. Elezioni che mai come questa volta, potranno segnare una rivoluzione politica nel parlamento europeo.

Fino ad oggi sappiamo solo i contendenti alla carica di segretario politico del partito, Martini , Minnniti Zingaretti , i nomi più accreditati , ma dove sono le idee , le proposte e i progetti per il nuovo cantiere democratico e progressista ?

Nell’attesa che i democratici trovino la bussola e dunque una linea politica chiara e coerente rispetto alle emergenze che il nostro paese vive, il Governo gialloverde vola nei sondaggi, sopratutto grazie alla crescita inarrestabile della Lega, nonostante il vistoso calo del Movimento Cinque Stelle. Resta tuttavia importante una rinascita del Partito democratico, se non altro per portare avanti una storicità del paese e quantomeno cercare di proporre una struttura organizzativa capace di proporre idee alternative al governo in essere.

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