I No Vax rischiano di diventare una pericolosa variante del virus!

Con l’adozione del Green Pass si rinfocolano le proteste degli obiettori

Il 1° settembre è entrato in vigore l’obbligo del Green Pass per viaggiare su treni, bus e mezzi a lunga percorrenza. La certificazione sanitaria sarà obbligatoria inoltre nelle scuole, ristoranti al chiuso, palestre, cinema, mentre per chi esercita professioni sanitarie o scolastiche il mancato possesso del Green Pass farà scattare la sospensione e, in caso di assenza prolungata, la decurtazione dello stipendio. Notizia di poche ore fa, alcuni professori No Vax sono già stati lasciati a casa da alcuni Presidi.

No Vax si, democratico No.

Già nei giorni scorsi ci sono state fin troppe deprecabili manifestazioni di aggressività da parte dei No Vax, in special modo contro la stampa, accusata di appartenere a qualche stravagante forma di regime totalitario di nuova generazione. Oltretutto la stessa stampa che democraticamente provava a documentare e diffondere la loro opinione. Senza dubbio un concetto di regime un tantino opportunistico e privo di ogni logica. Non sono mancate inoltre, invettive contro altri cittadini, vaccinati, che hanno avuto ed hanno la solo colpa di pensarla diversamente da loro.

Nei pressi della sede del Miur, ad esempio, due giornalisti sono stati letteralmente aggrediti da un collaboratore scolastico, No vax, che ha cercato, riuscendoci, di impedire ai due operatori dell’informazione, di diffondere video e audio ripresi durante la protesta contro il green pass. Nelle giornate successive l’approvazione dell’obbligo del green pass (1 settembre ndr), molti gruppi No Vax hanno minacciato di occupare le stazioni e bloccare i trasporti, intralciando in tal modo le attività sociali e produttive del Paese. Il motivo? Se non possiamo svolgere attività noi che abbiamo deciso di non vaccinarci, non devono farlo neppure i punturati (sui social chi ha scelto di vaccinarsi, viene etichettato in questa maniera). Insomma una democrazia a convenienza.

Il Governo italiano finora è stato attendista, d’altronde in questi ultimi anni non è mai parso brillantissimo nelle decisioni importanti in seno alla questione Covid-19, ed in tal senso non ha preso decisioni traumatiche, quale quella dell’obbligo vaccinale, anche se il cinquanta per cento degli ultrasessantenni (nella fascia 60-70 anni) non risulta ancora vaccinato. La Costituzione non vieta né l’adozione dell’obbligo vaccinale, né del Pass obbligatorio, che potrebbero, se in vigore, consentire le attività sociali, specie se la situazione dovesse aggravarsi.

Per la fine di di settembre il Generale Figliuolo, che ricordiamo dal dal 1º marzo 2021 aver assunto il ruolo di commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, confida che sia vaccinato l’ottanta per cento della popolazione e con il ritmo finora osservato il risultato potrebbe essere alla portata. Certo il mese di ottobre sarà cruciale perché darà la risposta più attendibile, se di fatto si sarà raggiunta l’immunità di gregge, o se la sbornia e le leggerezze estive, accompagnate oltretutto dalla variante Delta saranno ancora in grado di impensierire così l’Italia, così il resto del pianeta.

Vax o No Vax, l’Italia non può più permettersi un nuovo lockdown

Quindi se la situazione diverrà di nuovo emergenziale, poichè l’azienda Italia non potrà permettersi ulteriori blocchi produttivi, per evitare il proliferare delle varianti del virus, dovranno essere prese preventivamente dal Governo azioni decise, come la continuazione della campagna di vaccinazione, con la somministrazione della terza dose e l’adozione di quegli obblighi (vaccinazione e Green Pass) che finora, in virtù del principio liberale e di tutela anche delle minoranze, non ha imposto, con buona pace dei No vax.

Ma nonostante la liberalità adottata e l’evidenza sempre più conclamata della pericolosità e della dannosità del virus Covid-19 e delle sue varianti, c’è un fetta di popolazione, sempre più ingente, che non ammette lo stato dei fatti e continua ad avere un forte atteggiamento di contrasto nei confronti delle istituzioni.

Ma vediamo di capire cosa spinge i No Vax a negare l’esistenza di dati scientifici e sposare tesi negazioniste, molte delle quali diffuse sui social e su canali YouTube di dubbia moralità. Alcuni gruppi fanno appello alla “libertà di scelta” e all’obiezione di coscienza: costoro ritengono di non avere certezza delle conseguenze che i vaccini possano apportare all’organismo soprattutto a distanza di anni e preferiscono, a loro modo di vedere, non correre inutili rischi facendo da cavia. Opinione che persevera tra i No vax nonostante, come provato dalle evidenze scientifiche, le controindicazioni siano minime ed i rischi per la salute, se contagiati dal virus, assai minori di un soggetto non vaccinato.

Altri gruppi, più orientati verso il grottesco che la protesta, sposano stravaganti tesi complottiste, ipotizzando che dietro il propagarsi del virus coronavirus ci sia un malefico disegno di controllo della popolazione oppure la regia delle grandi case farmaceutiche (Big Pharma) per aumentare i profitti. Qualcuno ha ipotizzato l’intervento occulto di Bill Gates che avrebbe provocato il dilagare della pandemia covid-19 per impiantare micropchip attraverso i vaccini, realizzando in tal modo il controllo della popolazione con il nuovo standard di comunicazione del 5G. Perchè? Misteri!

Ciliegina sulla torta, certi commentatori di talk show nostrani che, seppur in minoranza continuano a sostenere ad oltranza assurde tesi contro la “dittatura sanitaria” e contro un regime totalitario (sic!) che impone cure e rimedi inadeguati. Insomma, per racimolare qualche punto di share in più, incitare la folla contro il sistema poco importa.

Vedremo come evolverà l’ondata di proteste nei prossimi giorni, ma una cosa è certa: No Vax, No green pass o qualsiasi altro gruppo dal nome fantasioso, proprio in nome della liberta che essi stessi invocano dovrebbero iniziare ad avere una visione un tantino più democratica del vivere comune. Bastano piccoli gesti in realtà, come ad esempio rispettare chi ha un opinione diversa dalla loro, non attaccare chi, seguendo la loro stessa idea di libertà, ha preso la saggia decisione di vaccinarsi, in maniera tale, paradossalmente, da tutelare anche loro! Il vivere civile non ha nessun concetto sanitario, si puo’ essere contro o a favore del vaccino, contro o a favore del Green Pass, ma certamente tutti dovrebbero imparare a vivere da esseri umani. Per cui si auspica che il Governo italiano prima che la situazione degeneri nel caos sociale adotti i necessari provvedimenti.

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