A seguito della quotazione in borsa di F.C.A. e prossimamente, entro l’estate o in autunno, della Ferrari, il patrimonio personale del manager italo-canadese lievitera’a circa 335 milioni di euro. In virtu’ di accordi votati dall’Assemblea dei Soci e a seguito di assegnazioni di stock option e stock grant (azioni a prezzo scontato o addirittura gratuito) Marchionne otterra’ come azionista un pacchetto di titoli di circa 60 milioni. E cosi’ approdera’ tra i top manager piu’pagati al mondo come e’ capitato ad Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica e ora consulente finanziario di Matteo Renzi che ha tesaurizzato le fortune del gruppo degli occhiali ricevendo azioni per 130 milioni i dieci anni. Il manager, che disdegna giacca e cravatta, sara’ nella galassia del gruppo F.C.A. con il suo 1,1 % come singola persona un azionista alla pari di un Agnelli (gli eredi di famiglia son una cinquantina), inferiore solo a Piero Ferrari titolare del 10% del patrimonio aziendale e di John Elkan che si attesta attorno al 5%. Come societa’il secondo azionista, alle spalle di Exor, la Holding degli Agnelli detentrice del 30%, e’un fondo anglosassone, scozzese per la precisione,che si chiama Baillie Gifford che ha scommesso un miliardo di euro su Fiat-Chrysler. Il fondo scozzese e’ di tutto rispetto e’ di tutto rispetto in quanto ha nel suo portafoglio titoli di societa’ strategiche quali Amazon, Google, Facebook cui si sono aggiunti ultimamente due unita’ cinesi, quali Alibaba ed il motore di ricerca Baidu.
a cura di Dario Alvino