Esploso il caso Balotelli con i cori razzisti nei suoi confronti

Da dove nasce la vicenda che sta facendo discutere l’Italia intera

Domenica allo stadio Bentegodi di Verona si è disputato il match di Serie A tra Verona e Brescia. Nel corso della sfida, dagli spalti un gruppo di paeudo-tifosi ha preso di mira il calciatore del Brescia Mario Balotelli, rivolgendogli ‘buu’ di tipo razziale. Dopo aver sentito il verso più volte,  Balotelli ha fermato il gioco, calciando rabbiosamente in direzione della curva, quasi a voler dare un calcio simbolico a tanta idiozia. Per quando sia gravissimo e senza scusanti, per dovere di cronaca va detto che le offese razziali provenivano da una minoranza di persone, tanto è vero che a gioco fermo, diversi tifosi hanno applaudito in sua solidarietà.

Nel post-partita, però, sia l’allenatore che il presidente del Verona hanno cercato di sminuire l’accaduto. Similarmente, anche diversi amministratori comunali, nei giorni seguenti si sono scagliati contro la gogna sulla città per via del razzismo imperante, anche se non esiste, a loro dire. Non comprendendo di fatti che nessuno stesse mettendo in discussione Verona come città, piuttosto si voleva evidenziare una netta condanna nei confronti di una frangia di tifo, che anche in passato spesso ha avuto comportamenti un tantino sopra le riga.  Al contrario, i media hanno subito capito cosa fosse successo e iniziato a trattare la questione, con la diffusione delle relative immagini.

Da lì, l’opinione pubblica si è scatenata. Il sostegno nei confronti del calciatore è stato davvero massiccio, ma ci sono stati anche altre persone che hanno provato a minimizzare la vicenda. Tra questi, ad esempio, il leader della Lega Matteo Salvini ha sostanzialmente affermato che esistono questioni più serie da affrontare rispetto al caso Balotelli, mentre un’esponente di spicco dello stesso partito, ovvero l’ex ministro Lorenzo Fontana, ha negato l’accaduto. Allo stesso tempo, il politico è stato notato essere accanto al capo ultrà del Verona Luca Castellini nel 2015 a Verona, durante una manifestazione organizzata dal centrodestra.

L’ultra Castellini – anche coordinatore del partito Forza Nuova per il Nord Italia – nei giorni successivi al match, ha rilasciato alcune dichiarazioni, in cui espone le ragioni per le quali, a suo dire, Balotelli non potrà mai essere del tutto italiano, nonostante abbia la cittadinanza italiana. In primis, ha sottolineato come la curva non sia accanita contro le persone di colore, evidenziando che diversi applausi sono stati rivolti al 18enne di colore, calciatore del Verona, autore del primo gol. Secondo l’uomo, poi, tale calciatore è all’ultimo anno della sua carriera, dunque voleva creare tale trambusto, proprio in una città controversa sotto l’aspetto razzista, solo per ottenere visibilità mediatica e guadagni facili, consapevole di essere sull’alba del tramonto Dopo questa stagione, per Castellini, l’unica possibilità di guadagnare qualche soldo sarebbero le ospitate in salotti televisivi.Nel frattempo, il Verona ha disposto il Daspo per Castellini fino al 2030 mentre sono state aperte sia un’inchiesta penale che una sportiva. Intanto la Procura Federale ha già agito con la chiusura dello stadio Bentegodi per una giornata.

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