Per gli ospedali di Avellino e Ariano in sofferenza, De Luca ha aperto la verifica e ha annunciato nuovo personale. Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto «un intervento di estrema urgenza» per l’ospedale Moscati di Avellino e per il presidio ospedaliero Sant’Ottone Frangipane di Ariano irpino, alla luce dell’escalation di casi positivi registrati negli ultimi giorni.
La motivazione: “Sono ormai 92 i casi accertati, 46 dei quali ad Ariano; si registrano inaccettabili attese per le ambulanze al Moscati e gravi difficoltà al presidio di Ariano Irpino», il Presidente ha aggiunto : «È stato disposto un intervento ad “horas” per affrontare e risolvere ogni criticità esistente e per l’assunzione di nuovo personale con immediata verifica sull’organizzazione dei servizi». L’azienda San Giuseppe Moscati è quindi diventata priorità in Campania. Si aspetta, dunque, un potenziamento immediato della struttura ospedaliera di Avellino e dei presìdi Asl di Avellino con la riapertura di Bisaccia.
Al “Frangipane” di Ariano dovrebbe essere al più presto attivo il Reparto Covid-19, con in cantiere la terapia intensiva, e sub intensiva al Criscuoli di S. Angerlo dei Lombardi , con 5 posti letto in attivazione nel presidio ospedaliero di Bisaccia. “Poca cosa in questa emergenza, ma è sempre un inizio”. All’Asl di Avellino 245 assunzioni al più presto; ma la data prevista , entro il 31 dicembre 2020, non è certamente adeguata all’attuale emergenza, occorre far rilevare. L’Asl di Avellino ha stimato in 304 le unità professionali necessarie per garantire il fabbisogno reale, ma non dispone di risorse adeguate.
Tenuto conto della grave emergenza e della necessita assoluta di mettere in campo nuovo personale sanitario ed infermieristico, non credo affatto che i responsabili amministrativi siano tenuti a rispettare i parametri fissati dalla legge vigente per le assunzioni che sono necessarie ed improcrastinabili. E’ il caso di evidenziare che obiettivo fondamentale ed immediato è acquisire professionalità e attrezzature sufficienti per far funzionare le strutture sanitarie ad essi affidate , quanto prima è possibile, per salvare quante più vite umane e, comunque, alleviare le sofferenze di coloro che sono stati colpiti dal CORONAVIRUS.
Naturalmente occorre che l’amministrazione ospedaliera in questo immane impegno sia posta in condizione di assicurare questo immediatamente o quanto prima. Quindi nuove assunzioni! Appare positiva la volontà del Governatore De Luca di potenziare Avellino, i presìdi Asl, riaprendo anche l’ospedale di Bisaccia. Ma al di là delle sincere intenzioni manifestate, una domanda è lecita al Presidente De Luca: Saranno garantite le risorse finanziarie al Moscati e all’Asl? Si attendono fatti concreti che seguano le promesse. L’epidemia incalza e non bisogna enunciare ma fare anche provvedimenti straordinari. Il presidio Asl “DI Guglielmo” di Bisaccia quanto impiegherà a recuperare la funzione ospedaliera interrotta otto anni fa? Il Sindaco aveva spiegato ai tecnici dell’Asl nei giorni scorsi che il presidio di Bisaccia (oggi Struttura Polifunzionale della Salute) è pronto a riaprire l’ospedale.
Le nuove disposizioni del Presidente della Regione Campania raccolgono dunque quella disponibilità. Il Sindaco Marcello Arminio aveva spiegato che «l’ospedale Di Guglielmo è una struttura pronta per l’Irpinia intera, disponibile a soddisfare le esigenze di una emergenza che richiede soluzioni concrete e di immediata eseguibilità». Ora potrà farlo? C’è da considerare che il Coronavirus non sembra che conceda tregua; occorrono medici, infermieri, operatori sanitari, attrezzature per la degenza e la cura degli ammalati. E in questo periodo di “quarantena”, e per le fasi successive, occorrerà un piano severo, basato sulle esperienze già fatte in altri paesi, validamente testato da esperti del settore, che non si limitino ad elencare le loro personali conoscenze scientifiche; un piano, se necessario, da affidare a “commissari” esperti e quotati per gestire in modo concreto questa delicata fase del nostro paese. A cura dell’ Avv. Antonio Battista