Due ambulanti non fanno un mercato! Continua il braccio di ferro tra commercianti e Comune di Avellino

Avellino – Sono oramai due mesi che non si tiene il mercato di Avellino, fiera commerciale bisettimanale ma anche punto di riferimento da circa mezzo secolo per Avellinesi e provinciali. La riunione convocata la scorsa settimana dall’assessore al commercio Nargi con la categoria dei mercatali non ha avuto buon esito, in quanto alla presentazione e messa a disposizione del sito (campo Genova) da parte del Comune non e’ seguito il gradimento degli ambulanti.

E poiche’ c’e’ il ricorso pendente al Tar probabilmente non si prenderanno posizioni fino all’esito dello stesso. Anche se il ricorso riguarda la legittimita’ o meno dello spostamento deciso dal Comune dalla vecchia sede di piazzale degli Irpini, resta il malumore per la scelta unilaterale dell’ammnistrazione comunale circa la nuova destinazione.Gli ambulanti peraltro lamentano l’incompletezza del nuovo sito che mancherebbe di stalli e caditoie oltre a ritenere insufficienti tre bagni per un’utenza che si aggira normalmente tra le tre e quattromila presenze.

Il Comune ha intenzione di determinare gli stalli con criteri propri in ragione della disponibilita’, che attualmente ammonta a settanta postazioni ed in base alla regolarita’ dei pagamenti. Gli ambulanti invece ritengono che gli spazi vadano assegnati in base all’anzianita’di servizio sul luogo. Pertanto la querelle continua. La mattina di sabato si sono insediati solo due ambulanti che pero’ dopo poche ore gia’riponevano la merce sui furgoni per il ritorno. Costoro erano in dissenso con la maggioranza dei colleghi e si sono giustificati con la necessita’ di dover lavorare per sbarcare il lunario, non nascondendo qualche accenno polemico e sarcastico verso i colleghi che invece avrebbero “pensato di andare in pensione” .

Intanto dall’Arpac, che accolto la diffida del consigliere di minoranza Dino Preziosi, non arrivano buone notizie, in quanto non ci sarebbero tutte le autorizzazioni in materia igienico-sanitaria all’utilizzo di campo Genova come sito mercatale. In merito alla nuova destinazione la normativa del punto 2.4 del Decreto Ministeriale del 13 maggio 2009 recita che “occorre un piano di ripristino di un’area nel caso di variazione d’uso”; come nel caso in oggetto da centro di raccolta ad area urbanistica. E‘ emerso poi un altro particolare: che anche il centro raccolta rifiuti (Rae) non avrebbe ricevuto le necessarie licenze da parte della Provincia, perche’ scaduta o mai emanata.

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