Dopo l’emergenza Covid-19, la speranza. Il nuovo è alle porte.

Emergenza covid-19 | Abbiamo avuto modo di affrontare, poco prima che entrassimo nel vivo di questa fase di restrizioni delle libertà individuali per l’emergenza coronavirus, il tema delle biblioteche, dell’assistenza sanitaria di base e dei servizi sociali, soffermandoci  immediatamente sulle problematiche, che oggi si impongono all’attenzione dell’opinione pubblica e di tutti noi cittadini per la connessione che esse hanno con le gravi conseguenze di questa fase emergenziale, che sembra destinata forse a durare oltre l’estate.

Mi riferisco all’aumento dei bisogni di prima necessità (cibo, medicine, dispositivi di protezione individuali, disinfettanti in genere, alcol etilico, liquidità di danaro) all’istruzione, ai mezzi di informazione e comunicazione, ai servizi sociali, a una adeguata assistenza sanitaria e in particolare all’assistenza agli anziani e disabili. C’è di tutto e di più! E’ stato messo in atto unitamente all’intervento pubblico, quello delle attività di solidarietà che sono diffuse in tutto il paese, sia nelle grandi città che nei piccoli centri.

Emergenza Covid-19, la speranza. Costruire il cambiamento

Ma il tema che mi preme in questa sede affrontare è il cambiamento in atto nella nostra società che presto interesserà tutto il nostro tessuto sociale: le istituzioni, la scuola, l’insegnamento nelle scuole medie elementari, le superiori e l gli istituti universitari; infine il mondo della Sanità, come ho avuto modo di evidenziare in altre occasioni, sarà costretto a porre una maggiore attenzione alla “Medicina del territorio”.

L’Università è cambiata in pochissimo tempo. Molti Atenei e istituzioni scolastiche hanno avviato la svolta della rivoluzione digitale appena si è sviluppata l’emergenza covid-19. Alla Federico II, nella 3^ decade di marzo, sono iniziate le lezioni e gli esami, collegando studenti e professori “da remoto” e sono stati effettuati, con lo stesso metodo, gli esami di laurea. Siamo certi che non si tornerà più indietro, ma si proseguirà nelle innovazioni, con risultati sempre più lusinghieri. Si attendono ulteriori iniziative, finalizzate a realizzare una vera e propria rivoluzione digitale nelle nostre comunità. La Scuola e le istituzioni culturali saranno chiamate a fare la loro parte. Le famiglie e i cittadini, negli ultimi anni, grazie ai telefoni cellulari, hanno fatto conoscenza con l’etere, con il “miracolo” internet e di conseguenza con il mondo del digitale.

La comunicazione sta cambiando totalmente. Il governo centrale e i governi regionali sembrano interessati a questa trasformazione della nostra società. Sono state annunciate iniziative per far giungere almeno un computer in ciascuna casa e in ogni famiglia; la scuola, le istituzioni, le città, i comuni e le famiglie faranno la loro parte. I commerci, le aziende, le industrie, e tutti gli altri avranno modo di utilizzare il digitale come una lingua universale, cosi come i primi uomini della terra passarono dai gesti alle parole, e con le varie lingue.

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