Difesa del clima, aziende italiane consegnano Appello per Cop21 Parigi

Ambiente: Green Economy, consegna Appello per Cop21 Parigi

COP21 – L’uso dei combustibili fossili ed in particolare il carbone sono le cause principali dei cambiamenti climatici del pianeta, e proprio oggi è stato consegnato al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti l’ Appello per il clima lanciato dal Consiglio Nazionale della Green Economy e sottoscritto da oltre 200 imprese italiane in vista della Cop21 di Parigi. L’Appello porta, tra le tante firme, anche quelle di aziende come Erg Renew, Poste Italiane, Terna, Gse, Barilla, Carlsberg, BioChemtex, Ferrovie dello Stato, Novamont, Philips Italia, Unilever Italia e Oreal Italia. Le proposte contenute nell’ Appello spaziano dalla crescita e rafforzamento delle energie rinnovabili al risparmio energetico accelerando il passo verso un’economia a emissioni zero. Sono alcune delle proposte contenute nell’ Appello per contribuire al raffreddamento climatico per far fronte a una crisi ambientale e prevenire un cambiamento climatico catastrofico per il pianeta. La conferenza mondiale sul clima Cop21 prenderà il via il 30 novembre a Parigi. Dal summit dei leader del Pianeta sui cambiamenti climatici, il Wwf auspica che arrivi “un segnale chiaro che la transizione energetica è già in corso, che è irreversibile e che siamo sulla strada giusta per mantenere il riscaldamento globale ai livelli tali “, quindi che la temperatura media non aumenti oltre 1,5-2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali. L’associazione del WWF, insieme alla comunità globale della società civile, ai gruppi religiosi, ai sindacati e alle aziende avanzate, chiede a Parigi di mandare un segnale chiaro che la transizione energetica è già in corso inoltre ci si aspetta un accordo “equo, marcato e di trasformazione” e quindi rivolge quattro richieste fondamentali: “dare il senso che ci stia indirizzando verso la strada giusta e basata su principi scientifici; elaborare una struttura internazionale sul clima che assicuri che le azioni diventino sempre più incisive; garantire la sicurezza e la capacità di adattamento dei Paesi e delle popolazioni vulnerabili sia con risorse finanziarie solide sia dal punto di vista tecnologico”. Il continuo abbassamento dei costi dell’energia rinnovabile e il potenziale notevole risparmio energetico fanno sì che non ci siano più scuse per non agire in questo senso. E’ ancora una incognita quale sarà il risultato e se si riuscirà a raggiungere un accordo globale giuridicamente vincolante.

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