Approvato il decreto sicurezza: ripristinata l’accoglienza ai migranti

Il CdM vara il decreto sicurezza, che emenda diverse criticita’. L'ex Ministro Salvini sbotta sui social.: Stanno consegnando il paese agli scafisti!

Decreto sicurezza modificato e approvato, Salvini si sfoga sui social: ”Invece di costruire, distruggono!”. Nel consiglio dei ministri tenutosi il 5 Ottobre gli esponenti dei partiti di maggioranza hanno discusso sui temi della sicurezza, della protezione internazionale e dell’accoglienza dei migranti, raggiungendo un’importante risultato che, secondo la ministra Teresa Bellanova, ripristina nel nostro paese «condizioni di civiltà giuridica e giustizia sociale».

Il Cdm ha approvato, infatti, un decreto legge teso ad emendare le criticità presenti, sotto il piano costituzionale, nei precedenti decreti sicurezza varati dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Il divieto di espulsione per coloro che rischiano di subire torture nei propri paesi d’origine, già previsto dalla normativa vigente, è esteso dal nuovo d.l. anche ai casi in cui il rimpatrio espone lo straniero al rischio di “trattamenti inumani e degradanti”. Per i richiedenti asilo che si trovino in queste condizioni è previsto il rilascio del permesso di soggiorno per la protezione speciale (o umanitaria), misura cancellata dal primo decreto del leader leghista. Rientra in tale casistica anche il diritto di tutela della “vita privata e familiare” dello straniero.

Il decreto sicurezza estende l’elenco dei permessi convertibili in permessi di soggiorno per motivi di lavoro; figurano tra i nuovi casi: i permessi per la protezione speciale, per calamità, per residenza elettiva, per acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, per attività sportiva, per lavoro di tipo artistico, per motivi religiosi e per assistenza minori.

Decreto sicurezza: ristabiliti gli Sprar ed attivato il Daspo urbano

Per quanto riguarda i servizi di accoglienza, il governo ristabilisce gli ex SPRAR, rinominati dal 2018 SIPROIMI, giudicando i progetti territoriali e la rete degli enti locali diffusa su tutto il territorio nazionale indispensabile al fine dell’integrazione e dell’inserimento socio-economico di chi ne beneficia.

Il decreto sicurezza, inoltre, elimina le sanzioni amministrative e riduce sensibilmente le sanzioni pecuniarie spettanti alle Ong che transitano nelle acque territoriali italiane senza averne dato comunicazione alle autorità competenti , stabilendo il limite di 50.000 euro (col decreto Salvini le multe potevano arrivare a 1.000.000 di euro).

In materia di sicurezza pubblica il governo implementa il “Daspo urbano”, ossia il divieto di ingresso nei locali pubblici, che potrà essere applicato anche nei confronti dei soggetti condannati o denunciati per la vendita di sostanze stupefacenti. Inoltre, vengono inasprite le pene per chi prende parte ad una rissa, predisponendo la reclusione da 6 mesi a 6 anni qualora si verifichi un decesso.

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