Coronavirus: effetti pesanti sull’economia italiana, mentre torna l’ottimismo nella popolazione

Il Coronavirus sta comportando giocoforza un cambiamento sullo stile di vita degli Italiani ed influisce non poco sul settore economico della Nazione. Le conseguenze continueranno ad influire per mesi sulla nostra bilancia commerciale; parliamo di un Paese (l’Italia) che gia’ nell’ultimo trimestre dello scorso anno aveva fatto registrare indice negativo (-0,3%) e sappiamo che due trimestri consecutivi in rosso comportano recessione tecnica.

Il coronavirus rischia di decimare il settore produttivo del Nord Italia.

Poiche’ il virus ha colpito massicciamente le tre regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) che rappresentano il settore piu’ produttivo del Paese con il 40% del Pil nazionale, si puo’ stimare una perdita , a detta di Confcommercio, ad oggi quantificabile in cinque miliardi. La stessa organizzazione riferisce che se l’emergenza sanitaria dovesse continuare sarebbero a rischio 60mila posti di lavoro e la chiusura di 15mila piccole imprese.

A fronte di un sistema sanitario italiano che si e’ rivelato molto efficiente continuano le chiusure e gli allarmismi da parte di altri Paesi: a parte il caso degli Italiani in crociera bloccati alla Mauritius, altri Stati hanno vietato l’ingresso ai nostri connazionali come Seychelles, Kuwait. Giordania, Romania, ecc. Mentre gli Stati europei, a parte un’iniziale disorientamento, non hanno di fatto messo in discussione il Trattato di Schengen, che consente la libera circolazione di merci e persone.

Coronavirus, Piazza Affari continua a perdere. Aumenta lo Spread

Le cose non vanno meglio in Borsa con Piazza Affari che ha perso fino all’11% in una sola giornata, mentre, lo Spread (differenziale Btp/Bund) oltrepassava i 150 punti.Come in tutti gli eventi catastrofici (crollo Torri Gemelle, Sars, Fukushima) i mercati accusano il colpo; ma ancor di piu’ risentono del clima di incertezza dovuto ai timori della popolazione che contrae le proprie abitudini, uscendo meno di casa, quindi diminuendo le spese per i consumi, rimandando acquisti e investimenti che avevano gia’ preventivato ed annullando vacanze.

Passato lo choc iniziale, l’Italia si mostra piu’ ottimista verso il Virus

Da un sondaggio condotto da Nielsen Global Connect risulta che ad oggi solo il 17% si dichiara preoccupato dal contagio del Coronavirus o dell’eventualita’ di un’epidemia. Anche se il 94% degli Italiani si informa almeno una volta la giorno della sua evoluzione ed il 69% piu’ volte nella giornata. Stranamente risulta che gli abitanti delle regioni piu’ coinvolte dall’epidemia (Lombardia con il 16%, e veneto con l’11%) sono meno in ansia di alcune regioni del Sud ove le percentuali si attestano sul 23%, (con il 28% della Campania). Quanto alle fonti di informazione le preferite sono quelle giornalistiche ed istituzionali, quali le reti televisive o le testate nazionali (al 74%); in seconda battuta vengono prese in considerazione i social network (al 24%) o amici, colleghi e familiari (14%).

Dopo una prima fase di panico scaturita da qualche incertezza nella comunicazione delle fonti governative e dalla sovraesposizione dei mezzi di informazione, l’attenzione degli Italiani e’ ora focalizzata piu’ sulla documentazione scientifica e sulla prevenzione da adottare per evitare rischi della trasmissione del contagio. In particolare anziche’ pensare all’isolamento ci si concentra sulle precauzioni da prendere per adottare uno stile di vita il piu’ normale possibile.

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