Dopo la vittoria al ballottaggio di Avellino in nuovo Sindaco del capoluogo Irpino, Vincenzo Ciampi si è messo subito al lavoro e all’opera per far quadrare i conti, visti i numeri risicati di cui potrebbe godere la sua maggioranza in consiglio comunale.
I numeri ad oggi parlano chiaro, il Governo Ciampi oltre ai cinque consiglieri comunali pentastellati, potrebbe ottenere il sostegno di Dino Preziosi, dei quattro consiglieri del centro destra e dei tre consiglieri della lista Mai Più. Mentre tutto il resto del consiglio comunale si collocherebbe all’opposizione, sia il centrosinistra sia la stessa consigliere Nadia Arace la quale ha già annunciato attraverso una conferenza stampa, la sua posizione di opposizione attenta e costruttiva nell’interesse della città.
Ad oggi dunque l’eventuale esecutivo di Ciampi potrebbe contare su 13 voti a favore, ma si viaggia sempre nel campo delle ipotesi visto che il nuovo Sindaco deve ancora scegliere i componenti delle nuova giunta e sopratutto ci sarà da effettuare al primo consiglio comunale la scelta del presidente del consiglio comunale, ruolo già ambito da diversi consiglieri del centrosinistra.
Il centrosinistra invece è ancora unito o si è già diviso?
La conferenza stampa del leader di Davvero, Gianluca Festa, è stato piuttosto duro contro De Mita, Mancino è tutta la classe dirigente del Partito Democratico, dichiarando la propria autonomia da Pizza, e questo farebbe propendere ad una immediata presa di distanza del gruppo di Festa dal centrosinistra ufficiale, determinando una ennesima divisione nel campo democratico e progressista prima ancora dell’ingresso ufficiale in consiglio comunale.
Da valutare anche la posizione del consigliere di Avellino Democratica Ettore Iacovacci da mesi critico nei confronti dei dirigenti di via Tagliamento. E chissà se il Sindaco Ciampi saprà sfruttare, a suo favore, queste prime fibrillazioni, per trovare i numeri necessari per far partire la nuova amministrazione comunale. I primi due consigli comunali vedranno adempimenti importante, oltre alla scelta del presidente del consiglio comunale, nomina commissione elettorale e sopratutto il voto sul Rendiconto di Gestione, e sopratutto su questo ultimo atto Ciampi ha bisogno di allagare la sua maggioranza-minoranza in consiglio comunale.