Cervia, sei Nero? Non puoi lavorare! Albergo rifiuta lavoro a giovane di colore

Il nero che spaventa l’Italia! Sta ormai diventando una triste moda! Un assurdo rancore, una violenza psicologica senza nessuna logica reale. Essere emarginati e giudicati per il colore della pelle in un paese civile come dovrebbe essere l’Italia, segna inesorabilmente una sconfitta per tutti noi. Una paura che arriva dall’alto, quando è la stessa politica che nel corso degli anni insinua quotidianamente il dubbio, l’anomalia, il terrore per il nero, bhe diventa difficile poi non trovarsi con fatti come quello che stiamo per raccontare. Licenziato per sms, perchè nero!

Quanto sta accadendo in queste ore a Cervia sta lasciando sbigottite tante persone. Il titolare di un albergo, come tanti altri della zona, stava reclutando personale per la stagione estiva. Tra le varie candidature, era arrivata anche quella di un giovane ragazzo di colore, Paolo, 28enne milanese di origine brasiliana (vive in Italia sin dall’età di 3 anni).

Il 28enne aveva anche svolto anche le varie procedure di rito, che si erano concluse con l’assunzione assicurata. Qualche giorno prima che iniziasse l’impiego, è arrivata la doccia fredda. Il proprietario manda un messaggio al giovane, con cui di fatto “viene licenziato” per il fatto che sia di colore, dunque non venisse tollerato dai clienti, per la via della mentalità retrograda presente da quelle parti.

A raccontare tutto l’accaduto è Paola, la mamma del giovane, la quale si è rivolta alla Filcams-Cgil di Ravenna, nonché ha deciso di rendere pubblica questa vicenda affinché nessun’altra persona subisca in futuro simili discriminazioni, dopo che ha definito tale fatto terrificante nell’Italia del 2017. Il primo sostenitore di questa reazione forte, ovviamente, insieme al malcapitato protagonista, è il sindacato che si sta occupando della faccenda. Infatti i responsabili locali Manuela Trancossi e Paolo Bragaglia parlano di un evidente caso di discriminazione razziale in cui a un danno patrimoniale per avere perso la stagione lavorativa si somma l’umiliazione e la profonda ingiustizia di cui si è vittima.

Allo stesso tempo, le diverse associazioni degli albergatori hanno espresso tutta la loro indignazione, ma anche solidarietà davanti al fattaccio, tant’è vero che più di un albergatore ha proposto al 28enne di lavorare presso la propria struttura. #Francesco Stabile.

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