La Gran Bretagna è ufficialmente fuori dall’Unione Europea, i cittadini si sono espressi democraticamente e per molti è iniziato l’independence day. Adesione altissima, oltre il 70% aventi diritto al voto, il 51,9% dei britannici si sono espressi a favore del Leave, ovvero l’uscita definitiva, mente a poco meno di 2 punti si assesta il ‘remain’ con il 48,1%.
“Il popolo britannico ha votato a favore dell’uscita dall’Unione europea e questa volontà sarà rispettata”. Queste le considerazioni di uno spento e rattristato premier britannico David Cameron. Il premier ha comunque voluto sottolineare un aspetto chiave e fondamentale per la sua nazione, ” l’economia britannica è fondamentalmente forte”.“Tuttavia c’e’ bisogno di una nuova leadership, ci dovrà essere un nuovo primo ministro eletto”, ha spiegato, annunciando la sua intenzione di fare un passo indietro. “Amo questo paese e sono onorato di averlo servito”,aggiunge. Cameron spiega che “servirà entro ottobre”, quando ci sara’ l’assemblea del partito conservatore, “un nuovo premier per guidare i negoziati di uscita con l’Unione Europea”.
Gentiloni: “Uscire significa uscire, ma resta un paese amico” – “Inutile nasconderlo, l’Italia auspicava una sorte diversa per la Gran Bretagna. Ma uscire significa uscire. Certamente la Gran Bretagna rimarrà alleata nella Nato e amica come nazione, ma la decisione di uscire dall’Unione Europea è stata ormai presa,democraticamente, e per tanto alla stessa va dato seguito”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni commentando l’esito del referendum britannico.
Prodi: Poveri hanno votato contro Ue
“Ci troviamo davanti una situazione storica, l’esito referendario Britannico è senza alcun dubbio un evento clamoroso, ma nonostante tutto dico a chiare lettere di rimanere calmi: calma e gesso. Analizzando il voto, chi ha preferito uscire fuori dalla UE? Sembra piuttosto palese -commenta Prodi- le classi sociali abbienti hanno votato per il remain, dunque rimanere in Europa, soprattutto i cittadini delle grandi città. Mentre le classi povere, che rappresentano la maggioranza, hanno votato per il leave, uscire dalla Ue. Nel mondo, non solo in Inghilterra, le proteste si stanno condensando nei ceti che soffrono per la globalizzazione e l’Europa è vista come una parte di questo processo”. Lo ha detto Romano Prodi, ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione Europea. “Stiamo attuando una politica economica non inclusiva – ha aggiunto – e questo dà linfa ai partiti populisti, che infatti stanno facendo proseliti in Italia, Francia, Spagna, nella stessa Germania”.
Napolitano: Forze politiche siano responsabili non prevalga vuoto – “Faccio un appello affinché tutte le forze sociali e politiche e le persone di responsabilità ripensino i propri atteggiamenti e ne assumano tali da rafforzare le istituzioni, perché non prevalga il vuoto. Ora occorre il massimo autocontrollo anche a livello di cittadini e di persone che hanno responsabilità comuni”. Così il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Salvini: “Gran bel giorno, attendiamo gli sviluppi”
“Oggi è un giorno meraviglioso. Ora vediamo che succede e attendiamo gli sviluppi”: così il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, subito dopo la vittoria della Brexit.
“La coscienza dei cittadini Britannici è stata nettamente più forte dei soliti banchieri. Ora l’Europa ha la vera e forse unica occasione per liberarsi dell’Unione Europea. Siamo stanchi dei salotti dei potenti, l’Europa fa rifondata. E’ un gran peccato che la nostra Costituzione, che è antidemocratica, non consenta agli italiani di votare tramite referendum su trattati internazionali. Da questo punto di vista ho sentito fare da Prodi e da Monti discorsi allucinanti”. Effetto domino? “Questa Unione europea è la negazione dei valori dell’Europa, è la versione moderna dell’Unione Sovietica”. Contento del crollo delle borse? “Mi auguro che abbia effetti salutari, per arrivare a riscrivere i trattati. Questa UE è una gabbia di matti che fa l’interesse di pochi”.