In occasione del centotrentesimo anniversario della scomparsa del pittore avellinese Cesare Uva (1824-1886), l’Istituto Comprensivo “Regina Margherita – Leonardo Da Vinci”, nell’ambito del Progetto “Vivere il centro storico”, organizza per giovedì 17 marzo 2016 un incontro, alle ore 10.00, relativo alla figura dell’artista irpino presso l’Auditorium della Scuola Secondaria di Primo Grado “Leonardo Da Vinci”.
L’incontro sarà tenuto dal Prof. Andrea Massaro (storico locale e direttore onorario dell’archivio storico comunale), che tratterà il tema “Avellino ai tempi di Cesare Uva”, e dal Prof. Stefano Orga (critico d’arte e docente dell’Istituto Comprensivo “Regina Margherita – Leonardo Da Vinci”), che presenterà “L’opera di Cesare Uva”.
Per l’occasione sarà esposta e presentata agli alunni un’opera dell’artista avellinese “Ritorno dalla festa di Montevergine al tramonto”, lavoro realizzato nel 1883 per l’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Roma.
Questa manifestazione attesta l’impegno della nostra scuola nel percorso di conoscenza e riflessione sulla storia e sulla cultura locale, in direzione della qualificazione e dell’ampliamento dell’offerta formativa.
Cesare Uva
Nacque ad Avellino il giorno 11 novembre 1824 da Lucia Argenio e Mariano (un pittore decoratore), che lo spronò ad interessarsi all’arte pittorica. Si distinse nel 1848 alla “Mostra d’arte Irpina” con l’acquarello su cartoncino Albero invecchiato. Dal 1850 frequentò, a Napoli, le lezioni di Gabriele Smargiassi (1798-1882) presso il Regio Istituto di Belle Arti partenopeo. Si trasferì ad abitare a Napoli, ove si sposò con Antonietta Andreani. I suoi lavori furono molto graditi alla Corte di Ferdinando II di Borbone (1810-1859) e all’aristocrazia napoletana. Nel 1880 aprì una bottega d’arte con il pittore Giovanni Battista (1858-1925) in Via Riviera di Chiaia al n° 266. Negli anni ottanta del Diciannovesimo secolo ottenne la Croce di cavaliere della Santa Sede da Papa Leone XIII (1810-1903), per meriti artistici, grazie alla segnalazione dell’Abate di Montevergine Dom Guglielmo De Cesare. Si spense a Napoli, sua città adottiva, il 16 febbraio 1886.
Cesare Uva esordì nel 1848 alla Mostra d’arte Irpina con l’acquarello su cartoncino Albero invecchiato. Fu invitato alla Biennale Borbonica di Belle Arti del 1855, presso il Museo, con il dipinto Veduta di Avellino con ponte. Nel 1862 inviò alcune sue tempere all’Esposizione Internazionale di Belle Arti di Londra e nel 1872 un suo dipinto fu inviato all’Esposizione Internazionale di Vienna. Partecipò anche alla Promotrice di Belle Arti “Salvator Rosa” di Napoli dal 1862 al 1877; nel 1862 espose La Foresta Nera e Paesaggio; nell’edizione 1863 Carrara e Montagna di Monaco alla prima neve; nel 1864 espose due tempere Campagna di Paestum e Campagna romana; nell’edizione del 1865 propose Effetto di luna e L’ultima ora del giorno; nell’edizione del 1877 presentò le tempere Le acque del Serino, Panorama di Pompei e L’ultimo giorno di Pompei. All’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Roma del 1883 inviò le tempere Foresta in primavera e Ritorno dalla festa di Montevergine al tramonto. Partecipò anche ad una mostra di belle arti a Milano nel 1883 ove presentò i dipinti a tempera Ritorno dalla festa, Una foresta in primavera, Un Tramonto. Cesare Uva realizzò piacevoli vedute e marine, soggetti di vita campestre, paesaggi meridionali (soprattutto campani e laziali), rari soggetti pompeiani, pochi ritratti, rari dipinti d’arte sacra cattolica. Le sue opere sono, solitamente realizzate a guazzo ed a tempera, adoperando come supporto cartoncino e cartone pressato, molto più raramente la stoffa e la tela.
Fra le sue opere celebre è la Veduta del Largo dei tribunali (o Pizza Libertà) realizzata in gioventù, probabilmente intorno al 1840, è un dipinto accademico che mostra come appariva la piazza più grande di Avellino nella prima metà del Diciannovesimo secolo. Ha lavorato ad una serie di opere che ritraggono il Ponte della Ferriera di Avellino, la più importante fu presentata alla Biennale Borbonica di Belle Arti del 1855.