CALDORO : RIFORMA DEL SISTEMA TERRITORIALE SANITARIO

Presentato a Napoli dal Governatore Caldoro, il riordino della rete territoriale di assistenza sanitaria in collaborazione con l’ordine dei medici, la riorganizzazione riguarda 250 Unità complesse di cure primarie, aperte 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Saranno i Medici di famiglia, pediatri, e specialisti ambulatoriali che opereranno in queste strutture dotate di un ambulatorio infermieristico e altri servizi di primo livello. Entro 60 giorni le Uccp saranno pienamente operative.Sono previste tre differenti tipologie di Unità complesse di cure primarie, Uccp: a sede unica (modello metropolitano) con una popolazione non superiore a 30 mila abitanti e con almeno 20 medici di Medicina generale; in rete (modello rurale e montano, a bassa densità abitativa) con almeno 5 mila assistiti e 10 medici; sistema ‘hub and spoke’ (modello sub-urbano), con meno di 15mila assistiti e 15 medici. Per le Uccp saranno utilizzate strutture dismesse delle Asl e i principali investimenti sono legati soprattutto sul personale. La nascita di queste unità permetterà di eliminare le attese ai pronto soccorso perché i pazienti ‘meno gravi’ (ossia codici bianchi e verdi) potranno rivolgersi a queste strutture ”Un presidio sanitario sul territorio – afferma Caldoro – e ci saranno degli effetti immediati sulle liste d’attesa e il rafforzamento delle cure domiciliari”. Soprattutto la riorganizzazione della rete delle cure primarie territoriali ”non avverrà senza risorse”. ”Con un anno di anticipo la Regione Campania ha chiuso in ordine i propri bilanci relativi al piano di rientro – sottolinea – e quell’avanzo certificato lo utilizziamo per investire nel sistema sanitario”. ”Il territorio è l’altra grande gamba fondamentale per la prevenzione, per fare buona sanità e dire al cittadino-paziente – sottolinea – che può rivolgersi a queste strutture quando non è necessario l’ospedale. Sappiamo che oltre il 60% di coloro che vanno in ospedale sono codici bianchi o verdi, possono fare riferimento a queste nuove strutture”. La decisione di avviare la riforma della medicina di base ”è stata discussa con gli attori che operano sul territorio”. Al momento i ”protagonisti”, come li definisce il governatore, ”saranno i medici di famiglia”, poi, ”a regime, toccherà ai pediatri di libera scelta e gli specialisti”. ”Partiamo subito e siamo anche i primi che concludono questa grande riforma legata alla medicina di base. E’ una grande offerta sanitaria – conclude – con la quale il cittadino potrà avere servizi senza necessariamente recarsi in ospedale”.(ANSA)

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