Ieri sono scaduti i termini per richiedere l’indizione del referendum confermativo sulla legge che consentirà l’elezione dei senatori alla fascia 18-24 anni, fino ad ora vietata. A partire da oggi, ogni giorno sarà quello utile in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrà procedere alla promulgazione della legge.
Con tale provvedimento, le prossime elezioni politiche nel 2023 vedranno la partecipazione di tutti i cittadini maggiorenni all’elezione dei membri sia per la Camera dei deputati che per il Senato.
La possibilità del referendum è maturata, dopo che la proposta, nel secondo passaggio, non ha raggiunto la maggioranza qualificata dei 2/3 tra i componenti di ogni ramo parlamentare, utile a evitare la consultazione popolare, ma la mera maggioranza assoluta. Per questa ragione, entro 3 mesi dalla pubblicazione della misura sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 13 luglio scorso, un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori oppure cinque Consigli regionali avrebbero potuto richiedere il parere degli italiani, in base all’articolo 138 della Costituzione.
La futura legge e il risultato del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, svolto lo scorso settembre, porteranno a una composizione molto diversa del prossimo Parlamento: 400 deputati e 200 senatori eleggibili da tutti gli italiani maggiorenni; non più 630 deputati scelti dagli over 18 e 315 senatori designati dagli over 25. A restare mutata, tuttavia, sarà l’età minima per l’eleggibilità: 25 anni per i componenti della Camera e 40 anni per i membri del Senato.
Questo cambiamento radicale si è realizzato attraverso la semplice eliminazione delle parole “dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età” dall’articolo 58 della Costituzione, che descrive le modalità di elezione per il Senato.
L’attuale articolo 58. I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età. Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno.
Il nuovo articolo 58. I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori. Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno.