Scuole chiuse in Campania: Proteste e raccolta firme contro De Luca

Ordinanza di chiusura delle scuole in Campania: le reazioni dalle province di Salerno ed Avellino

Scuole chiuse in Campania a causa della nuova emergenza covid. De Luca ha ragione o è stato troppo precipitoso? Intanto la scelta del Governatore Campano è stata criticata anche dal Premier Conte. A partire da oggi, venerdì 16 ottobre, fino al 30 del mese, in Campania le scuole di ogni ordine e grado chiuderanno nuovamente i cancelli; gli studenti dovranno tornare a svolgere le lezioni con l’ausilio di Pc, Notebook e Tablet.

A meno di un mese dall’apertura delle scuole, la radicale decisione del Presidente De Luca, contenuta nell’ordinanza n.79 del 15/10, appare, forse, frettolosa. Per molti, tale decisione, oggettivamente impattante, sembra essere stata indotta dall’ansia, almeno  queste sono le sensazioni leggendo le tante reazioni negative piovute sul governatore campano sia dalle istituzioni che dagli stessi studenti e insegnanti.

Tuttavia, i numeri non si discutono, e la costante crescita del contagio in regione è evidente da settimane: ieri, su 13.780 tamponi effettuati, 1127 sono risultati positivi (il rapporto tamponi/positivi è di 8,1% un punto percentuale in più rispetto a soli due giorni fa). Non è andata meglio oggi. Il valore di Rt è attestabile attorno a 1,24.

I dati rilevati dalle Asl tramite Contact Tracing territoriale indicherebbero un alto livello di contagio nel mondo scolastico Campano; inoltre, l’assegnazione dei banchi monoposto, garanti del distanziamento tra gli alunni, non è stata completata – queste le ragioni addotte dal presidente Vincenzo De Luca per la sospensione delle attività didattiche e delle riunioni degli organi collegiali in presenza. La sospensione delle attività didattica e di verifica in presenza è estesa anche alle università, eccetto quelle degli studenti del primo anno.

Scuole chiuse in Campania, la rabbia della ministra Azzolina.

L’ordinanza include anche il divieto di vendita con asporto dopo le 21 per gli esercizi di ristorazione, ad eccezione di quelli che svolgono il servizio di consegna a domicilio; il divieto di feste, al chiuso e all’aperto, che conti tra gli invitati individui non appartenenti al nucleo familiare dei conviventi; l’invito rivolto agli Enti ed agli uffici pubblici, tranne per quelli che svolgono servizi essenziali, a differenziare le fasce orarie del personale al fine di evitare l’affollamento sui trasporti pubblici.

Le misure sono state fortemente contestate. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha criticato la scelta della giunta campana, giudicandola in contrasto con i dati finora raccolti, che riferiscono un’incidenza minima della scuola nell’entità del contagio (in Campania, solo lo 0,075% degli studenti ha contratto il virus); la ministra ha poi accusato il governatore di «accanimento nei confronti della scuola». Ha espresso riserve anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte.

De Luca ha preferito evitare le polemiche ed ha spiegato che l’obiettivo della giunta è quello di evitare che zone ad alta densità abitativa, come l’area metropolitana di Napoli, siano investite da un massiccio contagio che risulterebbe incontrollabile.

«Le mezze misure non servono più a niente, prima prendiamo decisioni forti meglio è», ha scritto il governatore in un post su Facebook.

 

Scuole chiuse in Campania: Misure contestate dalle province di Salerno ed Avellino

Anche da Salerno ed Avellino sono giunte proteste alla decisione del Governatore; i genitori e gli insegnanti hanno mostrato delusione a fronte degli sforzi fatti in queste prime tre settimane di inizio dell’anno scolastico.  Ed e’ stata lanciata  anche una petizione su Change.Org , mittente la ministra Azzolina, affinche’ si adoperi contro l’ordinanza emanata. Petizione che ha già raccolto oltre 15.000 firme.

Chiediamo che il Ministero dell’Istruzione intervenga contro l’ordinanza della regione Campania che ha disposto la chiusura delle scuole primarie e secondarie fino al 30 ottobre 2020.

I Presidi si sono affidati al Codacons perche’ cosi’ facendo vengono lesi i diritti allo studio dei ragazzi  che, peraltro non andando ascuola si incontreranno in luoghi meno sicuri, si poteva ovviare con ingressi scaglionati e turnazione senza ricorrere alla drastica misura di chiudere tutto.

Anche il Sindaco Gianluca Festa ha manifestato disappunto per la chiusura delle scuole: “la situazione di Avellino -ha spiegato- non e’ quella di Caserta e Napoli, certamente piu’ grave dovuta alla maggiore densita’ abitativa; a parte il disagio delle famiglie che non sanno a chi affidare i figli da custodire”.

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