Il coronavirus rivoluziona le regole dell’Unione Europea. Christine Lagarde si scusa!

Sono bastati trenta giorni di Covid 19 per cambiare le regole europee maturate dopo molti anni e difficili trattative tra gli Stati membri. I confini dell’Unione Europea non saranno piu’ valicabili per chi proviene da fuori, mentre l’area Schengen risulta stravolta in quanto la circolazione tra Paesi Ue non e’ piu’ libera.

Dieci Paesi (Francia, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia. Lituania, Estonia e Norvegia-Paese non Ue ma nell’area Schengen) e la Svizzera (Paese non Ue) hanno posto controlli alle loro frontiere. A complicare la situazione ci pensa Boris Johnson, il quale ha autorizzato la circolazione in uscita da Inghilterra e Irlanda non ammettendo viceversa l’ingresso dagli altri Paesi Ue. Tecnicamente puo’ farlo, perche’ la Brexit non e’ ancora perfezionata, ma alimenta ancora una volta allarme e perplessita’ in quanto i suoi concittadini in libera uscita, non si sa se siano portatori o meno del virus. Inoltre le regole del Patto di Stabilita’ e crescita sono sospsese senza sapere quando potranno riprendere.

Quelle sugli aiuti di Stato saranno riviste per consentire ai singoli Stati la flessibita’ necessaria ad affrontare l’emergenza Covid 19. Questo e’emerso dal vertice dei 27 Paesi dell’UE in videoconferenza; la presidente Ursula Von der Leyen si e’ mostrata preoccupata ma decisa ad applicare la formula del “Whatever it takes”dell’ex omologo della Bce Mario Draghi.

Il Premier Giuseppe Conte propone l’adozione di Covid-Bond piu’l’attivazione del fondo di garanzia europea per finanziare le esigenze dei singoli Paesi; l’idea e’condivisa dalla cancelliera Merkel ma osteggiata dai Paesi Nordici, non essendo propensi alla sospensione del Patto di Stabilta’, hanno fatto buon viso a cattivo gioco. Si e’formato un asse franco-italiano-spagnolo (contrariol’olandese Rutte) a richiedere il bazooka anticrisi che attinga al tesoro di 410 miliardi del Fondo Salva Stati (Mes) da sommare ai fondi illimitati della Banca Centrale Europea. L’eurogruppo nei prossimi giorni continuera’a discutere su tali proposte, le cui decisioni non sono piu’ procrastinabili di fronte all’avanzare e la tenacia del virus.

Intanto sono pervute le scuse ufficili di Christine Lagarde: la neo presidente della BCE aveva con un’inopportuna affermazione, dato il momento emergenziale,che gli spread andavano governati dai singoli Paesi e non dalla Banca Europea; ella aveva scatenato un putiferio in Borsa e l’impennata del tasso di spread e provocato l’ira sia del Presidente Mattarella che del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

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