Nella splendida cornice naturale dell’Altipiano di Verteglia i fortunati avventori che hanno superato la pigrizia e si sono inerpicati lungo i tonanti della catena del Terminio, non si sono pentiti in quanto hanno trascorso una godibile serata.
L’evento e’ nato da un’idea del GAL Irpinia-Sannio per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici e delle bellezze naturalistiche irpine. Sin dal tardo pomeriggio il pianoro di Verteglia brulicava di attivita’: quelle relative alla preparazione delle specialita’gastronomiche nelle cinquantanove casette in legno (mica poche!) allestite per la quattro giorni di cibo e musica del Verteglia Mater.
Nel mezzo dell’altipiano si stagliavano due palchi, uno piu’ piccolo per i gruppi musicali “di spalla”e l’altro abbastanza grande per ospitare i big delle quattro serate. Venerdi e’ stato il turno de “Lo Stato Sociale”, i cui componenti si sono fatti attendere una mezzoretta prima di iniziare, come spesso accade. Hanno quindi sciorinato i loro pezzi, nati per “cazzeggiare”, come ama dichiarare l’iper riccioluto biondo Lodo Guenzi, ed arrivati, con “Una vita in vacanza” a sfiorare la vittoria al Sanremo. Ma torniamo al prato erboso dell’altipiano, spesso chiazzato dai “ricordini” delle mucche bianche o pezzate, che al concerto non hanno assistito perche’ spaventate dall’insolita caciara, ma che spesso facevano capolino lungo il percorso mentre brucavano anche sui forti pendii (come faranno a tenere l’equilibrio esse che agili proprio non sembrano…).Per fortuna, dei temuti cinghiali, meno socievoli delle prime, neanche l’ombra!
All’imbrunire, complice l’aria frizzantina che stuzzicava l’appetito, il popolo degli avventori, il cui numero e’cresciuto col passar del tempo, ha iniziato ad accomodarsi sulle panche dei punti di ristoro. Cosa c’era da mangiare? Di tutto, di piu’! Ma soprattutto le specialita’ dei luoghi altirpini, dal caciocavallo podolico alla carni di pollo e maiale, ai formaggi e mozzarelle bufaline; abbiamo visto arrostire maiali interi di discreta portata oltre che impiccare formaggi come in catena di montaggio su enormi bracieri. Mentre sul palco minore cominciava a risuonare la musica del Vat Vat Vat, gruppo rock che si e’avvicendato con altri gruppi locali.
Intanto iniziava anche lo spettacolo dell’eclissi di luna che si e’ apprezzato soprattutto con l’oscurita’. Dopo una timida minaccia di temporale, che per fortuna ha prodotto solo quattro gocce, con allarme subito rientrato, il nostro satellite ha acquisito una colorazione rossastra ed assunto un aspetto insolito e affascinante. Da quel momento tutti col naso all’insu’ per non perdere le evoluzioni che acquisiva man mano la Luna.
Intanto i vivaci musicisti de Lo Stato Sociale apparivano dinanzi a un pubblico non numeroso ma composto da fans scatenati, che avevano guadagnato per tempo le prime file.Dalla canzone iniziale “mi avete rotto il c.”a quella regina “una vita in vacanza”e’ stato un susseguirsi di brani dal sound corposo e dai testi intrisi diprotesta a sfondo sociale (da qui il nome della band), illustrati da filmati e didascalie che sullo sfondo aiutavano a intrepretare i messaggi di protesta della band. Quasi due ore di musica che hanno visto i quattro componenti alternarsi come vocalist, facendo a meno delle percussioni (niente batteria) ma con le tastiere che le sostituivano egregiamente dando una connotazione elettronica al sound della band bolognese che ha reso la serata scanzonata e frizzante al tempo stesso.
Verteglia Mater prosegue con l’appuntamento di sabato che vedra’ l’ultimo big in cartello, Francesco De Gregori per il quale l’altipiano vedra’ un pubblico ancor piu’numeroso.