Finalmente la Consulta si e’ pronunciata sull’Italicum, la legge elettorale approvata dall’allora governo Renzi. Un giudizio che boccia il ballottaggio e salva il premio di maggioranza. Niente ballottaggio tra le due liste più votate quindi, questo sistema sembra non piacere proprio al nostro Paese. Un chiaro No anche ai capilista bloccati e alle pluricandidature. Niente posizioni bloccate insomma, ne’ la possibilità di essere candidati in più collegi elettorali, come spesso avveniva negli anni scorsi. Sul premio di maggioranza, la Corte ha dichiarato non fondata la questione di legittimità. Con questa sentenza “la legge elettorale è suscettibile di immediata applicazione”. Tale dettaglio, certamente non secondario, potrebbe aprire a nuovi scenari politici. Il premio di maggioranza per il partito che ottiene il 40% dei voti è quindi legittimo. Proprio su questo aspetto tanto si era dibattuto nel corso della campagna referendaria. I rilievi erano contenuti in cinque ordinanze giunte dai tribunali di Messina, Torino, Perugia, Genova e Trieste. Giudice relatore è Nicolò Zanon. Fra le parti, figura il Codacons rappresentato dal suo presidente Carlo Rienzi. A difesa della legge impugnata, l’Avvocatura dello Stato con Vincenzo Nunziata, in rappresentanza della Presidenza del consiglio dei ministri.
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