Ibernazione nel futuro dell’uomo? – La medicina oltre ogni confine logico, negli ultimi anni il campo medico-ricerca ha abbattuto ogni forma di “fattore impossibile”, anno dopo anno si sta rendendo l’impossibile…possibile, solo dieci anni fa erano impensabili certi risultati raggiunti in questi ultimi mesi. Oggi dagli Stati Uniti, arriva l’ennesima conferma dell’enorme crescita medica. A seguito di uno studio effettuato da Gregory Fahy e Robert McIntyre della californiana 21sr century medicine e pubblicato sulla rivista Jurnal of Cryobiology , il traguardo dell’ibernazione umana sembrerebbe essere più “vicino”.
L’esperimento è stato condotto sul cervello di un coniglio, a seguito di scongelamento dello stesso, le cellule cerebrali, dopo essere state portate a temperature bassissime, non hanno presentato nessun tipo di danni. Nel corso dell’esperimento gli scienziati hanno sostituito il sangue del coniglio con una sostanza a base di glutaraldeide, una sorta di protezione per le cellule cerebrali dall’eventuale formazione di cristalli di ghiaccio e disidratazione, essendo le cellule cerebrali ricche di acqua era un rischio in cui potevano imbattersi. Dunque, con tale sostanza sono stati scongiurati i danni che le basse temperature dell’ibernazione di solito causano ai tessuti. Il cervello del coniglio è stato portato ad una temperatura di -135 gradi centigradi e la riuscita dell’esperimento è stata premiata con circa 26.000 dollari dalla Brain Preservation Foundation. Al mondo si calcola che siano centinaia le persone che hanno deciso di far ibernare il proprio cervello con la speranza che in un lontano futuro gli scienziati siano in grado di riportarli in vita. Insomma, siamo ancora lontani dalla possibilità di risvegliarci in un lontano futuro fatto di macchine volanti,tuttavia un grande passo è stato già fatto, conservare l’organo e scoprire che è rimasto intatto dopo lo scongelamento sarebbe stato fantascienza solo 10 anni fa. Dunque bisogna solo attendere.
Ibernazione
L’ibernazione è una condizione biologica in cui le funzioni vitali sono ridotte al minimo, il battito cardiaco e la respirazione rallentano, il metabolismo si riduce e la temperatura corporea si abbassa. Può essere intesa come letargo negli animali o anche come ipotermia preventiva in medicina (anche se non si raggiungono mai temperature inferiori a pochi gradi sopra lo zero). È spesso utilizzato come metodo di animazione sospesa per gli esseri umani nella fantascienza. Gli animali vanno in letargo sotto il terreno e dormono fino a quando tornerà primavera.