L’Avellino esce a testa altissima dalla Coppa Italia.

L’Avellino esce a testa altissima dalla Coppa Italia. I lupi battuti 2-1 dal Palermo abbandonano la competazione tra gli applausi del Barbera.

Termina al terzo turno l’avventura dei biancoverdi nella Tim Cup. Gli uomini di Tesser giocano una buona gara, reggono nel primo tempo, spaventano i rosanero nella ripresa ma  cedono il passo a Vazquez e compagni. La gara inizia con ottimi ritmi da parte dei biancoverdi, tanta aggressività e determinazione, con il Palermo che si affida unicamente alle giocate dell’italoargentino e alle conclusioni dalla distanza. Nei primi 45 minuti l’unico vero pericolo per i lupi è rappresentato  dalla conclusione di Rigoni che finisce sul palo dopo la deviazione di Rea. Per il resto poche vere sortite e tanta perlsonalità da parte dell’Avellino.

Il secondo tempo si apre con un’occasionissima per Trotta: la difesa del Palermo sbaglia un rinvio difensivo e l’attaccante biancoverde sferra rapidamente un sinistro che colpisce in pieno la traversa. Dopo solo sei minuti però il Palermo passa: Rigoni su calcio d’angolo è tenuto in gioco da Zito e dopo una sponda di testa batte con un colpo di tacco l’incolpevole Frattali. Sembra l’inizio della resa per i lupi con Belotti che solissimo in aria spreca una colossale palla gol di testa. E invece l’Avellino pareggia: questa volta Trotta, imbeccato da Gavazzi, batte Sorrentino in spaccata. La posizione dell’attaccante biancoverde è molto dubbia. Ma poco importa. 1 a 1.
Dura però pochissimo il pareggio per l’Avellino. Passa appena un minuto e Lazaar crossa bene dalla sinistra per il solito Rigoni, Gavazzi lo lascia libero, Frattali si supera ma sulla sua respinta si fionda Quaison che deposita facilmente in rete. L’Avellino ci prova fino alla fine senza però creare pericoli alla retroguardia rosanero. Il Palermo sfiora il tris con Lazaar da distanza, ma il bolide si infrange sulla traversa. E’ l’ultimo vero sussulto della gara. Termina così il match ed il cammino in Coppa Italia dei Lupi. Una prova convincente contro un avversario di caratura superiore. Buoni spunti da Gavazzi e Trotta. Bene come sempre Frattali e Biraschi. Zito ancora non pronto fisicamente. Spento Tavano. Da rivedere, decisamente, Soumare. C’è ancora tempo, ma la sensazione è che tutto può solo migliorare.

Giovanni Ragosa

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