Renzi: per il Ponte sullo Stretto ci siamo. Pronti per Napoli – Palermo

Politica – Alla ricerca di consensi il premier Matteo Renzi, prosegue le sue attività istituzionali,convincere gli italiani a votare Si al referendum costituzionale, significa la sopravvivenza stessa del suo mandato politico – istituzionale, nato nelle segreterie del partito democratico. Lui che doveva smacchiare il giaguaro, si trova oggi costretto a difendersi da un’area indipendente del suo stesso partito democratico. Prometteva agli italiani e a quanti lo appoggiassero un ringiovanimento della politica italiana: un volto giovane da esibire e allo stesso tempo un fardello politico antico da preservare in Parlamento. Lui, il volto della rivoluzione democratica dalle larghe promesse che includevano: lo snellimento della burocrazia italiana fino all’apertura dei cantieri, lavoro peri giovani in primis tra le politiche nazionali. Ma durante il mandato istituzionale il bing bag Renzi ha forse perso qualche pezzo di propaganda per i corridoi del Parlamento.  E oggi in uno dei suoi tour istituzionali, il premier interviene alla celebrazione per 110 anni della Salini-Impregilo alla Triennale di Milano. Introduce il tema delle grandi opere. Apre il confronto rilanciando tra le grandi opera il Ponte sullo stretto di Messina e il collegamento tra Napoli e Palermo,investimenti da centomila posti di lavoro. Sbrogliare le carte e far ripartire i lavori bloccati da dieci anni, con il sostegno del governo ribadisce Renzi “noi ci siamo”.

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