Da sabato prossimo l’edicola di via degli Imbimbo ad Avellino, gestita dai diversamente abili,non alzerà più la saracinesca. Nata su iniziativa dell’Associazione Libero per Tutti nel 2012, sorta coi fondi della Comunità Europea, l’attività ha iniziato la vendita dei giornali grazie ai fondi di solidarietà dei privati. Oggi, a causa della vendita a rilento della carta stampata e delle spese fisse, quali locale ed utenze, la gestione corrente non riesce a fronteggiare le spese dei fornitori per cui si e‘ costretti a fermare l’attività. L’assessore alle politiche sociali Cillo non e’ riuscito a dare una chance alternativa trincerandosi dietro la motivazione che l’attività fosse fuori mercato. Nei tre anni di attività Edicolab ha offerto una possibilità concreta di inserimento dei disabili tanto da coinvolgerne una trentina di essi, sentitisi finalmente utili nell’ambito della società.
Alla notizia della chiusura di Edicolab si sono levate numerose lamentele, come quella dello scrittore franco Festa dal social network Facebook e di Ciro D’Argenio, Presidente della Consulta Disabili. Essi hanno denunciato che nei tre anni trascorsi il Comune e’ stato latitante e che, invece, la corsa all’integrazione dovrebbe essere bilaterale; nella gestione di Edicolab c’e’ stata commistione di pubblico e privato, che alla fine non ha portato bene. Ed e’ mancata anche la solidarietà della cittadinanza che certo non ha dato il massimo per aiutare ed incoraggiare i disabili impegnati nella vendita di un prodotto gia’ debole di suo. Non dimentichiamo che se in Italia si legge poco, al sud si legge ancora meno.
E’ dell’ultimora la notizia che i consiglieri comunali Giordano ed Arace hanno chiesto un confronto con l’Amministrazione per porre in essere tutte i tentativi atti a scongiurare la chiusura definitiva di Edicolab.
Dario Alvino