Biopsia digitale, la nuova frontiera della medicina – La tecnologia e la medicina, un binomio che nel corso degli anni sta regalando risultati straordinari. Grazie a due brillanti ricercatori Italiani, da oggi sarà possibile osservare minuziosamente tutte le cellule tumorali,analizzandole nei minimi dettagli. Grazie ad una tecnologia digitale sarà possibile studiare il genoma e le mutazioni delle stesse e dunque trovare la cura più adatta per ogni singolo paziente. La tecnologia si chiama biospia digitale è stata presentata sulla rivista scientifica Scientific Reports, ed è capace di scansionare le singole unità tumorali come se fossero dei pixel (l’elemento più piccolo che costituisce un’immagine), confrontando le loro caratteristiche con quelle delle cellule sane.
Il metodo utilizzato
“Grazie all’introduzione dell’innovativo test sarà possibile digitalizzare tutte quelle cellule tumorali presenti in un campione anche limitato, analizzarle singolarmente, ed isolarle come gruppi omogenei e quindi mapparne il genoma mettendolo a confronto con quello delle cellule sane presenti nella biopsia, spiega Gianni Medoro, inventore della tecnologia.
Molto spesso, circa in un paziente su sei, la percentuale di cellule tumorali presenti nel campione di una biopsia è troppo bassa per avere una valutazione affidabile delle caratteristiche genetiche del tumore. Questa è però una condizione necessaria per la scelta della terapia”, ha precisato Nicolò Manaresi, coordinatore dello studio.
Biopsia Digitale: Precisione estrema
“Grazie alla tecnica che abbiamo inventato è ora possibile distruggere la biopsia fino ad avere una sospensione di cellule libere che vengono passate nel sistema per essere successivamente digitalizzate singolarmente”.Ogni cellula, diventa un “pixel” , lo stesso può essere manipolato e monitorato con la massima precisione, consentendo di eliminare il “rumore di fondo presente quando le cellule tumorali sono poche o quando non tutte esprimono le stesse mutazioni”.
ricercare le cellule più a rischio
La base di partenza che ha guidato i ricercatori Italiani, riguarda i meccanismi principali del tumore. Ogni forma di cancro infatti, è molto spesso eterogeneo, ovvero va incontro a continue modifiche cellulari dinamiche che generano sottotipi tumorali diversi, ognuno con una particolare e differente graduazione di malignità: in taluni casi cloni tumorali presenti in bassa quantità ma molto aggressivi possono essere responsabili dello sviluppo veloce e maligno del cancro e ad oggi nessun metodo è riuscito a trovare una soluzione all’eterogeneità tumorale per caratterizzare le diverse tipologie di cellule neoplastiche.