L’uomo è il solo essere vivente con l’assurda capacità di farsi del male da solo, non esiste infatti nessun’animale in natura che ha la consapevolezza di auto-distruggersi di proposito. Una capacità illogica nata ed evolutasi sopratutto con l’enorme progresso degli ultimi anni. Una forma di distruzione che non ha paragoni soprattutto nel mondo animale, cosi radicata che troppe volte finisce con la perdita della propria vita.Vizi stupidi come il fumo, il gioco d’azzardo o proprio l’alcol, portano lentamente verso la distruzione di se stessi.
Tuttavia pur consapevoli, la maggior parte degli uomini persevera fino al punto di non ritorno. Alcol, fumo, gioco d’azzardo, sono solo alcune delle peggiori piaghe sociali del ventunesimo secolo, vizi che lentamente ti lasciano scivolare inesorabilmente nel nulla. L’uomo nella sua perfezione riesce ad esprimere tutta la sua imperfetta debolezza quando si lascia travolgere dal peggio presente nella propria vita, ed i vizi come proprio l’alcol ed il fumo, rappresentano l’apice di tale imperfezione.
L’alcol è la causa di oltre 200 diverse malattie e incidenti che causano ogni anno numerosi morti e feriti ed è classificato come il terzo fattore di rischio di malattia e morte prematura, dopo il fumo e l’ipertensione. L’elevato livello di consumo di alcol rilevato nella Regione europea dell’Oms ha portato nel corso degli anni a un incremento di decessi attribuibili al consumo di bevande alcoliche a causa di patologie croniche (come la cirrosi epatica, le malattie cardiovascolari e il cancro) e a cause di morte violente (incidenti stradali, omicidi e suicidi).
L’alcol rappresenta una piaga sociale devastante, lo è ancor di più quando a consumarlo con una certa frequenza sono i più giovani.L’alcol-dipendenza è un fenomeno che continua a necessitare di grande attenzione per le implicazioni sanitarie e sociali che ne derivano. Secondo i dati ISTAT, nel corso del 2014 il 63% degli italiani di 11 anni e più (pari a 34 milioni e 319 mila persone) ha consumato almeno una bevanda alcolica, con prevalenza notevolmente maggiore tra i maschi (76,6%) rispetto alle femmine (50,2%).Il 22,1% dei consumatori (12 milioni circa di persone) beve quotidianamente (33,8% tra i maschi e 11,1% tra le femmine).
Correlazione tra Cancro e Alcol
Come se non bastassero i danni provocati direttamente dall’alcol, sarebbe emerso uno studio decisamente inquietante. Secondo Jennie Connor, ex capo del Dipartimento di Medicina Preventiva e Sociale alla Otago University in Nuova Zelanda, esiste un fortissimo legame tra il bere alcol e l’ammalarsi di 7 forme differenti Cancro. Lo studio che in realtà racchiude decine di altre ricerche di settore durato molti anni non fa riferimento solo agli alcolisti incalliti, anche i bevitori occasionali sono a rischio di ammalarsi, chiaramente in misura minore.
Più bevi più sei a rischio
Lo studio ha evidenziato che il legame alcol-tumori sia strettamente di tipo dose-response, tecnicamente, la possibilità di sviluppare un tumore è direttamente proporzionale alle dosi di alcol assunte. Pur non conoscendo il principio biologico che associa il il bere alcol ai tumori, gli studi hanno evidenziato come il rischio della formazione del cancro sia davvero molto concrete. In modo particolare secondo gli scienziati, sarebbero 7 i tumori che si formerebbero con l’assunzione di alcol :il cancro dell’orofaringe, della laringe, dell’esofago, del fegato, del colon, del retto e del seno, Tuttavia stando a quanto riferisce la ricercatrice, ci sarebbe una relazione anche tra alcol e cancro alla pelle, prostata e pancreas, ecco dunque ipotizzato che ad ogni modo di bere sia legato un tumore più o meno grave.
Le conclusioni della dottoressa Jennie Connor arrivano dopo 10 anni di studi. «I rischi maggiori sono associati al bere pesante, ma ci sono pericoli notevoli anche per i bevitori moderati» ha spiegato ancora la Connor, concludendo come le campagne volte a ridurre il consumo di alcol dovrebbero incoraggiare “tutti” a diminuire le dosi assunte, in modo da ridurre le possibilità di sviluppare tumori direttamente collegati.